Un vero e proprio impianto per le intercettazioni composto da una telecamera e un impianto audio nascosti nel controsoffitto. Li ha trovati martedì mattina nel suo ufficio regionale di Palermo Salvo Cocina, il dirigente generale del dipartimento Rifiuti della Regione. Lo scrive il Giornale di Sicilia oggi in edicola che riporta anche le parole dell’altro funzionario che sta lavorando al piano regionale dei rifiuti.

Il ritrovamento sarebbe avvenuto per caso poco dopo che erano state completate pulizie straordinarie. Il dirigente ha subito chiamato la polizia che ha mandato in assessorato, in viale Campania, due squadre di agenti.

La vicenda emerge solo adesso dopo che Cocina ha riferito al presidente Musumeci di essere stato spiato. “Non sembra un apparato da forze investigative – avrebbe detto a  Musumeci – era più rozzo. Sembrava piuttosto una telecamera con trasmettitore del suono per poter controllare da remoto ciò che faccio in ufficio. Se fossi sicuro che si tratta di sistemi posizionati dalla Procura non mi preoccuperei”.

Il sospetto è che la telecamera possa essere stata posizionata a settembre, quando l’ufficio è stato ridipinto, e non da forze dell’ordine, piuttosto da privati che vogliono spiare la Regione.

Sul tavolo di Salvo Cocina ci sono tante questioni che vanno dalle autorizzazioni alle discariche agli appalti per la settima vasca di Bellolampo, dalla gestione delle dighe ai lavori per la sistemazione degli impianti di distribuzione idrica fra dighe e acquedotti, dal piano regionale dei rifiuti alle bonifiche di ex discariche e così via. Questioni intorno alle quali possono muoversi tanti interessi.

Ma il dirigente generale si è fatto una idea precisa e teme che questa vicenda sia da collegare ad un’altra storia,quella del maxi appalto per la gestione dei rifiuti a Catania: una gara che è andata tre volte deserta, in pratica per due anni interi, malgrado valesse 320 milioni e dietro la quale si celerebbero interferenze che hanno spinto anche la magistratura a indagare. Cocina che in passato ha lavorato al Comune di Catania, è anche entrato in contrasto con molti funzionari e perfino col sindaco su quella storia.