È pronta SilverCall, la piattaforma sperimentale per il reperimento dei mediatori linguistici e culturali in situazioni di emergenza, anche a distanza. Il tutto con un semplice clic. Silver, il progetto del ministero dell’Interno e delle Asp siciliane per l’assistenza psicologica ai migranti in stato di vulnerabilità, attivo da ottobre 2016 con fondi Fami, ha pubblicato l’avviso per accedere alla long list mediatori, che si rivolge a tutto il territorio nazionale.
“SilverCall è per noi motivo di orgoglio, fiore all’occhiello dell’intero progetto – afferma Antonio Sparaco, responsabile di Silver – che non solo rispecchia la nostra vocazione innovativa ma va anche nella direzione della semplificazione funzionale e organizzativa, per agevolare il processo di integrazione dei servizi offerti al migrante, senza dimenticare che è anche una preziosa opportunità di lavoro per i mediatori culturali”. E infatti questa innovazione Silver si traduce in una occasione per molti mediatori per lavorare in maniera assolutamente meritocratica, registrandosi autonomamente alla piattaforma. Potendo lavorare anche in remoto, l’avviso Silver si rivolge a tutta Italia e non ha limiti di numero: si potranno iscrivere tutti i mediatori culturali che ne hanno i titoli e i requisiti richiesti.
“Troppe volte gli operatori si trovano a dovere parlare con migranti che non conoscono l’italiano né altre lingue comuni – spiega Sergio Celano, coordinatore del progetto Silver e fra gli ideatori della piattaforma – e ci si deve fermare alla ricerca di un mediatore culturale che conosca quella lingua ma soprattutto quella particolare cultura, ma non sempre si riesce a trovare quella risorsa o magari non si trova in città in quel momento. Bisognava quindi semplificare e automatizzare il processo”. Per far ciò è stato necessario uno sforzo di ricerca, pianificazione e progettazione non indifferente, considerando soprattutto sia la volontà di rendere tutto il sistema quanto più meritocratico possibile sia le problematiche derivate dalla frammentarietà in cui versa la figura del mediatore culturale nel sistema italiano. “SilverCall – prosegue Celano – può essere infatti definito un progetto nel progetto”.
La piattaforma consentirà una migliore gestione delle emergenze nei reparti e ambulatori Silver, aiutando a identificare più rapidamente il reale disagio del paziente, risolvendolo con tempismo ed efficienza. “Questo – afferma ancora il coordinatore del progetto – oltre a garantire cure più rapide e mirate potrebbe consentire una migliore ottimizzazione delle risorse, con ricadute positive di medio e lungo periodo per le nostre Asp”.
Quando un operatore sanitario del progetto avrà bisogno di un mediatore culturale, basterà che acceda alla piattaforma all’interno del portale Silver (www.progettosilver.it) e immetta le chiavi di ricerca. Verrà chiamato un intermediario che parli quella lingua e, se non disponibile, il sistema cercherà il successivo, secondo una procedura di turnazione meritocratica, cercando la figura più aderente alle esigenze richieste. Il sistema attribuirà poi un gettone al professionista, grazie a un fondo speciale riservato dal Progetto Silver.
“Auspico – preannuncia Sparaco – che Silver Call, una volta testato ed entrato a regime, possa essere adottato in maniera continuativa non soltanto dalle attuali Aziende sanitari provinciali, partner di progetto, ma anche da tutte le entità che quotidianamente operano nel campo della migrazione e non solo. Una vera assistenza sociosanitaria non può prescindere una vera comunicazione e comprensione dell’altro”.
Per maggiori informazioni visitare la pagina http://www.progettosilver.it/index.php/silvercall-avviso, dove è possibile scaricare anche avviso e relativo regolamento.
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