La Regione Siciliana si costituirà parte civile nei processi che riguarderanno la tratta dei migranti e i fenomeni di sfruttamento del lavoro nero, come il capolarato. Lo ha annunciato l’assessore regionali alle Politiche Sociali Nuccia Albano. L’esponente della Nuova DC è intervenuta questa mattina alla seconda conferenza regionale sul fenomeno migratorio tenutasi nell’Aula Magna della facoltà di Architettura di Palermo, in viale delle Scienze.

Regione parte civile nei processi contro tratta dei migranti e capolarato

“Nei prossimi giorni – ha annunciato l’assessore Albano – proporrò alla giunta di adottare una delibera affinché la Regione si costituisca automaticamente parte civile in tutti i processi che riguardano la tratta di esseri umani e il caporalato. Il governo Schifani continua a impegnarsi per tutelare quei migranti arrivati in Sicilia in cerca di lavoro e di un futuro migliore ma che vengono sfruttati. I dati finali illustrati oggi testimoniano come questo lavoro si concretizzi in diverse progettualità, coinvolgendo tutti gli attori del sistema, gli enti locali, il terzo settore e le parti sociali. Anche attraverso questa sinergia, sono stati raggiunti gli importanti obiettivi che ci eravamo prefissati”.

Un evento nel quale l’esponente regionale ha elencato tutta una serie di iniziativa portate avanti dal Governo Schifani. La Regione ha operato sul fenomeno migratorio in diversi ambiti d’intervento attraverso progettualità a valere sui finanziamenti Amif (Asylum, migration and integration fund), Fami (Fondo asilo migrazione e integrazione) e Pon Inclusione, con i quali sono stati sperimentati nuovi servizi e interventi in favore delle persone provenienti da Paesi stranieri in attuazione della legge regionale per l’accoglienza e l’inclusione.

La seconda conferenza è stata anche l’occasione per ascoltare le testimonianze dei beneficiari degli interventi nel campo delle politiche del lavoro, della lotta al caporalato, della tratta, dell’inclusione socio-economica e della formazione civico linguistica. Nel corso dell’incontro è stato anche presentato il percorso che ha portato alla redazione della proposta del Piano triennale per l’accoglienza e l’inclusione 2024-2026. Il documento, predisposto dal dipartimento delle Politiche sociali, andrà poi all’esame della giunta regionale dopo il parere delle commissioni dell’Ars competenti.

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