Un ormeggio lungo tre mesi ed ancora non si vede la soluzione. Dallo scorso 18 luglio, la Resilient Lady è ormeggiata al molo Nord del porto di Palermo. E da circa 90 giorni fa parte dello skyline del capoluogo siciliano.

La Resilient Lady è la terza delle quattro navi da crociera prodotte dallo stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente per la Virgin Voyages, il nuovo marchio creato dal miliardario britannico Richard Branson. Come scrive Repubblica Palermo.

Da quel momento la nave da 110mila tonnellate è rimasta ormeggiata. Da quella notte offre lo spettacolo serale quando si illumina con le sue luci al led di ultima generazione. Spettacolo visibile da buona parte della città.

Una città galleggiante

Fra luglio e agosto, dopo il tramonto, Resilient Lady lasciava il molo per restare qualche ora alla fonda e poi tornare indietro, una manovra che adesso non viene più eseguita. La grande città galleggiante lunga 278 metri e larga 38 con 1.400 cabine che possono ospitare 2.770 passeggeri con 1.160 persone di equipaggio è rimasta lì.

Sir Branson deve ancora finire di pagarla

La nave è bloccata perché Sir Branson, nominato baronetto dalla Regina Elisabetta nel 1999, deve ancora finire di pagare il conto che si aggira attorno ai 560 milioni di euro, l’80 per cento del costo complessivo di 700 milioni.

La nave è ancora di Fincantieri

La nave è ancora di proprietà di Fincantieri. Batte bandiera italiana e non delle Bahamas come le due precedenti gemelle Scarlet e Valiant Lady, anch’esse uscite dal cantiere ligure dove è in costruzione una quarta unità, la Brilliant Lady, una nuova commessa per altri 700 milioni di euro.

La storia

La scommessa di Branson e Virgin Group, affiancato dal fondo Bain Capital Private Equity e altri era quella di investire sulle crociere di lusso per soli adulti con le navi divise fra Miami, i Caraibi e il Mediterraneo. Ma a scombinare i piani del miliardario che finora non aveva sbagliato un colpo fino a fondare Virgin Galactic che offre voli suborbitali ai miliardari, è stata la pandemia che ha imposto un anno e mezzo di stop alle prime due navi.

Così per la Resilient Lady che aveva concluso i collaudi ad aprile e che da giugno doveva iniziare le sue crociere dalla Grecia, Virgin Voyages ha deciso un rinvio di nove mesi, fino al secondo trimestre del 2023.

La nota di Fincantieri

Ma nel frattempo ha ritardato anche i programmi di “ritiro” della nave che è rimasta nelle mani di Fincantieri anche se “armata”, cioè con un minimo di equipaggio a bordo per poterla gestire in mare. Dal gruppo cantieristico italiano solo una secca nota: “La consegna di Resilient Lady – spiega Fincantieri – come si evince dal comunicato dei risultati al 30 settembre è prevista nel quarto trimestre di quest’anno, mentre sempre entro l’anno è previsto il varo della quarta unità in costruzione a Sestri Ponente”.

Davanti ai cancelli di via dei Cantieri a Palermo la nave rossa e grigia fa capolino dietro i tornelli dell’ingresso degli operai, poco distante dalla nave militare anfibia del Qatar che sta per essere ultimata. Rigorosamente vietato fotografare o filmare.

Una situazione complicata

La situazione appare ancora molto complicata. Il 16 agosto la rivista “Forbes” annuncia un aumento di capitale per Virgin Voyages con una iniezione nelle casse di 550 milioni di dollari da parte del fondo BlackRock, una somma molto vicina al “conto” da pagare a Fincantieri.

Ma questa operazione potrebbe non bastare. E nel frattempo Gianluigi Aponte, il patron di Msc sembra aver puntato il marchio di Branson e che, insieme a Costa Crociere, proprio a Palermo da poco più di un anno gestisce il terminal passeggeri. Sul tavolo la possibilità che sia Msc a ritirare le navi ma l’ostacolo è il brand, quel rosso intenso solo per adulti lontano dalla clientela del gruppo di Aponte.

Le navi rosse, insomma, dovrebbero diventare per famiglie ma sempre di fascia alta. I nomi delle navi, nel mondo del mare, spesso sono molto più di una scritta, quasi una traccia del loro destino. Chissà che Resilient Lady, paziente di fronte all’altrettanto paziente Palermo, non tenga fede al suo nome e riesca a cambiare volto per riprendere il mare.