Minacce di morte chiare che non lasciano spazio ad alcun tipo di interpretazione. Sono quelle giunte all’indirizzo dell’assessore regionale al Lavoro Gianluca Miccichè che nella buca delle lettere della sua segreteria politica, a Caltanissetta, ha trovato una missiva con all’interno 4 proiettili calibro 38  con un messaggio inequivocabile: “Questo è il tuo regalo di nozze. Con i prossimi ti centriamo in pieno”. L’episodio è stato denunciato alla polizia che ha assegnato la tutela all’assessore.

Un fatto che obbliga a far il punto sui dossier più scottanti con cui l’assessore si sta confrontando in queste ultime settimane, non ultimo quello riguardante il mondo della formazione professionale e delle proteste degli  ex sportellisti.

Domani il Sinalp Sicilia e i Lavoratori Liberi hanno programmato  un corteo di protesta per affermare i diritti dei lavoratori degli Ex Sportelli Multifunzionali. Il corteo partirà alle ore 9 da Via Imperatore Federico 70/B, (davanti la sede del Dipartimento Regionale del Lavoro) e raggiungerà la sede dell’Assessorato Regionale della Famiglia e del Lavoro (Via Trinacria), dove avrà luogo il sit in che si concluderà alle 14. La protesta vuole sollecitare l’attivazione delle procedure per l’immediata collocazione presso il Ciapi dei lavoratori.

All’assessore, in quota Udc,  non sta mancando in queste ore il sostegno del mondo politico e istituzionale.

“Un gesto esecrabile che va condannato senza nessun tentennamenti” dice il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone.
“Altrettanto responsabili, però – continua Ardizzone – sono tutti coloro che in questi anni hanno alimentato false speranze, contribuendo, anche con continui, violenti e scomposti attacchi, a rendere vulnerabile un assessore che, al contrario, si è contraddistinto per un’azione di governo fondata più sui fatti che sulle parole”.

“Nessuno pensi di intimidire o fermare l’operato di un governo che si batte per la trasparenza e la legalità – dice il presidente Rosario Crocetta -. Già questa mattina ho sentito l’assessore e il prefetto di Caltanissetta e questo pomeriggio mi recherò in città per incontrarli”.

“Gianluca Micciche’ e’ un amico e un collega impegnatissimo che lavora con disinteresse personale, trasparenza e onesta’ infinita. L’intimidazione che ha ricevuto è vigliacca e miserabile per il contenuto e perché anonima, sono certo però che Gianluca non indietreggierà di un solo millimetro e che la sua azione amministrativa non ne sarà scalfita. Con affetto e stima, gli esprimo la mia solidarieta’ e vicinanza”. dice Giovanni Pistorio, assessore alle infrastrutture della Regione siciliana.

Parla di “lugubre messaggio” Gianpiero D’Alia, presidente della Commissione bicamerale per le questioni regionali “Mi auguro che le Autorità competenti facciano piena luce sulla vicenda” conclude il parlamentare

Sulla stessa lunghezza d’onda il capogruppo dei Centristi per la Sicilia Mimmo Turano che sottolinea “un gesto vile che lascia tanta amarezza e che va condannato senza mezzi termini. All’amico Gianluca Miccichè la solidarietà mia e dei colleghi del gruppo parlamentare”.  “Sono sicuro – conclude Turano – che l’impegno di Miccichè diverrà ancora più forte e concreto e che non si lascerà intimidire da chi vorrebbe destabilizzare un percorso incentrato sulla legalità e sulla trasparenza”.

Ed anche i lavoratori degli ex sportelli multifunzionali esprimono solidarietà all’assessore: “Questi sono fatti gravi e meschini che ledono la persona e ne limitano la libertà. Condanna senza se e senza ma verso chi agisce con fare mafioso e condanna piena e totale di queste azioni deplorevoli! Il giudizio sull’azione politica inesistente nei confronti di questa categoria che ha affrontato e continua ad affrontare una lunga e dolorosa vertenza è un fatto che riguarda la sfera politica, la sfera personale è intoccabile e inviolabile”.

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