Venerdì 8 settembre il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sarà a Palermo. Tra le tappe della sua visita nel capoluogo siciliano la cerimonia di consegna di un bene confiscato alla mafia e l’inaugurazione della Control Room del Comune.

La consegna dei locali

Alle 10.30 il capo del Viminale prenderà parte alla cerimonia di consegna da parte del sindaco Roberto Lagalla dei locali provenienti da un bene confiscato, in via Stefano Turr 38, all’associazione Quarto Savona Quindici, presieduta da Tina Montinaro

Inaugurazione Control Room

Alle 11.45  il ministro parteciperà all’inaugurazione della Control Room del Comune di Palermo, una innovativa piattaforma, al comando della polizia municipale di via Ugo La Malfa 74, che permette di ottenere tramite un approccio multilivello, idoneo ad integrare sistemi di connettività urbana, sensori e piattaforme di servizio, un controllo integrato in un’ottica di tutela della sicurezza urbana, di supervisione in tempo reale della mobilità, di salvaguardia dell’ambiente e, in generale, di verifica della funzionalità delle attività dedicate ai cittadini.

A breve, come ha annunciato il sindaco Lagalla, verrà inaugurata negli uffici del Comando di polizia municipale anche la Control room, un sistema integrato di controllo del territorio che interverrà su vari ambiti, dalla mobilità alla tutela dell’ambiente collegata anche questa con le centrali operative delle forze dell’ordine.

“La firma del protocollo d’intesa “Mille occhi sulla città”, – ha detto il sindaco Roberto Lagalla – che coinvolge gli istituti di vigilanza privata, va nella direzione di uno degli obiettivi fissati dall’amministrazione in tema di aumento dei livelli di sicurezza in città e riguarda quello di potenziare e complementare le forze di controllo sul territorio e ringrazio il Ministero dell’Interno e la Prefettura per aver proposto la firma di questo accordo. Il secondo obiettivo che si prefigge l’amministrazione è quello di concorrere, secondo le proprie funzioni, al lavoro e alla pianificazione che avviene nel corso del Comitato provinciale di ordine e sicurezza in Prefettura. Infine, la terza linea di intervento è quella di affidarci sempre di più ai controlli attraverso tecnologie e sistemi avanzati di monitoraggio e questa è la prospettiva della Control Room al Comando della Polizia municipale, per la quale venerdì sarà avviata la sperimentazione e che sarà operativamente a regime nelle prime settimane del prossimo anno.

Non sfuggirà il fatto che Palermo non sia in cima alla classifica dei centri più pericolosi in Italia, ma, da quinta città d’Italia, è collocata oltre la trentesima posizione. La Control Room e il protocollo firmato oggi, e proposto su scala nazionale, rappresentano parte dell’impegno che stiamo adottando per aumentare la percezione della sicurezza dei cittadini e lo vogliamo fare sulla base di misure articolate proprio sui tre obiettivi appena citati”.

“Mille occhi sulla Città”, protocollo firmato in prefettura

Le forze dell’ordine non bastano per tenere sotto controllo la città di Palermo e, movida a parte, bisogna rendere sicuri gli esercizi commerciali e le scuole. Siglato in prefettura a Palermo un protocollo d’intesa con gli istituti privati per potenziare i controlli per cercare di contrastare i furti e le spaccate ai commercianti e i diversi raid vandalici nelle scuole che in questi mesi si sono ripetuti con frequenza.

A firmalo è stato il prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta, il sindaco Roberto Lagalla, il questore di Palermo Leopoldo Laricchia, il comandante del reparto operativo dei carabinieri Ivan Boracchia e Andrea Canale comandante del gruppo della guardia di finanza con Giuseppe Fausto Milillo della Ksm Spa, Giuseppe Campagna della Mondialpol Security Spa e Filippo Tripolone della Sicurtransport Spa. Un’intesa per garantire maggiore sicurezza nei luoghi della città più esposti al rischio della criminalità. Tra questi la Vucciria, dove il branco ha fatto ubriacare la diciannovenne prima di compiere lo stupro al Foro Italico, ma anche nelle altre zone della movida, in cui alcol, risse e divertimenti al limite, spesso si incontrano con lo spaccio.

Articoli correlati