Per conoscere cosa ha provocato la morte del piccolo Ivan D’Aguanno i medici aspettano l’esito dell’autopsia. Un esame richiesto dagli stessi sanitari che non hanno compreso cosa ha strappato agli affetti della mamma e del papà il bimbo che adorava il calcio e la musica.

La corsa in ospedale. La febbre, le cure non hanno salvato il bambino che frequentava al prima media. Un peggioramento repentino delle sue condizioni, fino al triste, tragico epilogo di ieri.

Una morte assurda e improvvisa all’ ospedale «Di Cristina» di Palermo. Il piccolo, che abitava a Bagheria insieme ai suoi genitori, era stato trasportato d’ urgenza nel capoluogo siciliano, viste le sue condizioni di salute, ma nonostante tutti i tentativi dei medici non c’è stato nulla da fare.

Il bambino aveva accusato nei giorni scorsi i tipici sintomi di quella che sembrava essere una semplice influenza, ma i genitori, col passare delle ore, avevano capito che quello non era un malessere passeggero, di stagione. Da qui la decisione di farlo visitare al medico di guardia, che ha subito capito la gravità della situazione e chiamato il 118.

L’ undicenne è arrivato al “Di Cristina” in condizioni già molto gravi. I medici non hanno avuto nemmeno il tempo di fare alcuni esami, visto che il quadro clinico è precipitato una volta arrivato al pronto soccorso.

“Il piccolo era molto debilitato e aveva febbre molto alta, una seria gastroenterite e diarrea – spiega il direttore sanitario dell’ ospedale Civico, Giorgio Trizzino -. Chiederemo alla famiglia di fare eseguire l’ autopsia per chiarire le cause della morte che al momento non sono chiare”.

Una morte, quella del piccolo che ha colpito tutta la comunità bagherese, incredula di fronte a questa tragedia. Il bambino frequentava da pochi mesi la prima media dell’ istituto “Ciro Scianna”.

I genitori hanno raccontato che il figlio non soffriva di particolari patologie e che fino a pochi giorni fa, prima della comparsa di quelli che sembravano essere sintomi influenzali, il bambino stava bene.

Chi lo conosceva descrive l’undicenne come un bimbo allegro, molto dolce e affettuoso che amava il calcio e la musica, soprattutto quella neomelodica.
“Siamo costernati – ha detto la preside dell’ istituto che il bimbo frequentava, Carmen Tripoli -. Lo conoscevo perché la sua classe era di fronte alla presidenza. Era un bambino che si faceva notare, un portatore di dolcezzaa. Abbiamo anche attivato una raccolta economica a sostegno della famiglia”.

Anche la congregazione del Santissimo Sacramento aiuterà la famiglia donando il loculo. Il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, in una nota ha espresso tutto il suo dolore per questa assurda tragedia: “La mia tristezza – ha detto – si aggiunge a quella di tutta la comunità bagherese”.

In segno di lutto il concerto di Natale previsto per domani alla Chiesa Madre di Bagheria è stato rinviato. Resta da capire cosa abbuia provocato la morte di questo sfortunato bambino: se alcune rare complicazioni che purtroppo possono avvenire durante l’ influenza o qualche patologia di cui nessuno era a conoscenza.