Mentre la scuola dello Zen 2 di Palermo viene ancora presa di mira dai vandali, parte una mobilitazione per il suo rilancio e dell’intero quartiere. La Cisl e l’associazione elettori per la partecipazione democratica mettono in moto una serie di iniziative. Una immediata risposta dopo la sassaiola subita per due giorni consecutivi dalla scuola, con finestre e porte danneggiate.

L’idea della Cisl

Un progetto che mette insieme la rigenerazione urbana, la riqualificazione energetica e l’integrazione sociale. Per far rinascere un quartiere periferico come lo Zen, per troppi anni segnato dal degrado. Nasce così il programma portato avanti dal Sicet Palermo Trapani, il sindacato inquilini della Cisl. Progetto già condiviso con Iacp, Comune di Palermo e le associazioni del terzo settore che operano nel quartiere. I dettagli del percorso progettuale per la rigenerazione urbana, economica e sociale dello Zen, saranno presentati ai cittadini, alle realtà interessate a sostenere il piano e alle istituzioni, durante un workshop “Abitare la città”. Si terrà il prossimo venerdì 19 maggio dalle ore 9,30 a palazzo Comitini, in via Maqueda 100.

Progetto incardinato nel Po Fesr

Si tratta di un progetto già incardinato all’interno della fase programmatica del Po Fesr 2021-2027, inseribile nei percorsi della commissione Europea per il sostegno alle iniziative del Neu (Next Generation EU). Ed è sostenuto dalle realtà economiche, imprenditoriali e sociali. Alla presentazione interverranno il segretario generale Sicet Palermo, Fabio Salici, che illustrerà il percorso costruito e l’idea progettuale.

Ci sarà poi Alessandra Russo, commissaria straordinaria Iacp Palermo, che descriverà il progetto. Le associazioni  presenti allo Zen per rappresentare le esperienze vissute nel quartiere. Ed ancora: Riccardo Coletta, project manager Agenzie per la Promozione della Ricerca Europea, e Paola Zerilli, professore associato dell’università di York e project manager di Super-i e Supershine. Questi ultimi due progetti finanziati dalla Commissione europea nell’ambito dell’efficientamento energetico delle case popolari. Cin loro Cristina Davi, dirigente Ater Trieste su esperienze vissute nella sua città; Giuseppe Todaro, Sicindustria Palermo su fare impresa nel territorio; il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana sul lavoro come motore dell’inclusione e infine l’intervento del sindaco di Palermo Roberto Lagalla.

Il contributo di un’azienda

C’è poi l’iniziativa dell’associazione elettori per la partecipazione democratica che organizza un evento medico-informativo sulla prevenzione e cura di patologie relative alla colonna vertebrale. Quindi cervicalgia, lombalgia, ernia, periartrite, apnea notturna, reflusso gastroesofageo. Si terrà in via Antonino Pecoraro (dopolavoro ferroviario in zona notarbartolo) domani, giovedì 18 maggio, alle ore 20. I fondi raccolti dall’associazione saranno devoluti interamente a sostegno di progetti per i bambini dell’istituto Falcone. Il contributo verrà donato dalla lpoh, azienda Italo-Austriaca che da più di 30 anni aiuta e sostiene tutte le iniziative e i progetti delle associazioni in Italia.

Cisl Scuola Palermo “Istituzioni siano più presenti nel quartiere”

“Condanniamo fortemente i gravi atti vandalici contro l’istituto Falcone dello Zen, siamo vicini al dirigente scolastico a tutto il personale e ai ragazzi. Chiediamo alle istituzioni di essere più presenti nel quartiere oggi più che mai”. Ad affermarlo sono Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani, Giovan Battista Lo Iacono responsabile Cisl Settima Circoscrizione e Vito Cassata segretario generale Cisl Scuola Palermo Trapani.

“Ci auguriamo vengano individuati i responsabili e che il Comune provveda a riparare il sistema di videosorveglianza della scuola e la linea telefonica. Oggi è necessario far sentire ancora di più la presenza dello Stato con iniziative concrete che servono a ribadire che il quartiere non è abbandonato a?se stesso, che il degrado non prevarrà e che la legalità è e resta l’unica strada percorribile per il futuro dei giovani della zona. Serve dunque scalzare cattivi esempi e diffondere un forte messaggio di rispetto verso il prossimo verso la cosa pubblica e verso le istituzioni scolastiche che hanno un ruolo educativo e sociale cruciale”, concludono.

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