Ieri presso la DTL di Palermo è stato raggiunto l’accordo tra le organizzazioni sindacali e la società S.I.A.T. Mondello Palace Hotel che conclude la procedura di licenziamento avviata dalla società nel mese di luglio.

“Nel corso degli incontri abbiamo rappresentato la totale contrarietà ai licenziamenti – dichiara Mimma Calabrò Segretario Generale Fisascat Cisl Palermo Trapani – ricercando soluzioni condivise che potessero garantire la continuità lavorativa degli 11 sui 16 addetti coinvolti. Siamo di fronte all’ennesimo caso di strutture alberghiere che, a causa della crisi economica, si dichiarano costrette a riorganizzazioni aziendali con chiusura di reparti, nello specifico caso quello di Food And Beverage, che colpiscono, in primis, i lavoratori.

La procedura di licenziamento degli 11 impiegati nei servizi di sala, bar, caffetteria, economato e cucina – continua la sindacalista – si conclude con un passo indietro della società che seppur determinata nella chiusura del reparto, accoglie le istanze del Sindacato sulla necessità di trovare comunque ogni possibile percorso che, seppur nell’ottica della stagionalizzazione, garantisca occupazione e reddito quanto più possibile.

Pertanto, tenuto conto delle professionalità impiegate nella struttura da anni, la società si obbliga a riassumere il medesimo personale alla riapertura del reparto con contratto di lavoro a tempo determinato stagionale non inferiore agli 8 mesi continuativi e comunque per anno solare, assicurando agli stessi medesimo livello e mansione contrattuale nonchè l’importo retributivo goduto con conservazione dell’anzianità di servizio convenzionale e riconoscimento del quantum pari all’importo degli scatti di anzianità, pur trattandosi di nuove assunzioni.

Con amarezza, in una isola che di turismo dovrebbe vivere, registriamo da parte delle aziende del turismo la necessità di sopravvivere. Necessita, quindi, analizzare e progettare il futuro per far si che Istituzioni, parti sociali, datoriali e imprese siano i promotori di soluzioni che, attraverso la destagionalizzazione, tendano allo sviluppo e alla sana occupazione alla quale bisogna riconoscere la dignità negata anche dalla riforma degli ammortizzatori sociali che mette in ginocchio migliaia di lavoratori del settore. Solo allora – conclude la Calabrò – il turismo potrà essere reale volano della nostra economia.”