La movida, e tutto quello che ne consegue, irrompe a Mondello. Musica ad alto volume fino a tarda sera, auto e moto posteggiate senza regole. Insomma, l’incubo dei residenti si manifesta anche nella borgata marinara palermitana.

La chiusura della Sirenetta

Ora l’ex Arena Sirenetta (non il vicino ristorante) si è  vista apporre all’ingresso il cartello di chiusura dopo i controlli della polizia. La causa prossima del sequestro preventivo non è legata al frastuono della musica e al traffico delle auto.

L’area da ballo, che ha regolare licenza per operare all’aperto, era coperta da una tensostruttura in metallo e pvc e la pavimentazione da una pedana in legno e tessuto tipo moquette. Inoltre le quattro uscite di sicurezza risultavano ostruite da materiali di ingombro. Nel locale lavorano 40 dipendenti.

Romano: “Noi in regola”

Antonio Romano, titolare dell Arena di Mondello, che sono sono state “rispettate tutte le norme di legge. Nessuna violazione, di alcun genere nel locale dell Arena.Spiace constatare un tale eccesso di zelo. In merito alla tendo-struttura collocata all’interno dell’area scoperta del locale Arena della Sirenetta, tengo a precisare che si tratta di una struttura metallica modulare certificata, in grado di sostenere coperture telonate, oltre al fatto che è facilmente rimovibile. Si precisa inoltre che le due uscite di sicurezza (ostruite da palo centrale della tendo struttura ed un altra addirittura chiusa)così come definite dagli ispettori di PG, non risultano come da planimetria fornita in fase di controllo ispettivo inserite nelle vie di esodo comunicate in Commissione di vigilanza in quanto restano soltanto degli ingressi adibiti allo scarico merci, e/o ingresso al locale”.
Continua Romano: “Aldilà dell’accertamento della polizia amministrativa che sarà risolto dal giudice competente al quale ci affidiamo, resta un duplice rammarico: il primo legato alle 30 persone che lavorano presso l’arena e che da oggi questo lavoro non lo avranno più ; il secondo aspetto riguarda l’attività dispendiosa delle forze dell’ordine che per controllare gli esercenti che nella legalità, pagando le tasse danno un servizio alla comunità e combattono la criminalità di ogni tipo, mandano un segnale sbagliato rispetto ai gravi fatti accaduti nelle ultime settimane che purtroppo non si risolvono chiudendo i luoghi”

Il racconto dei residenti, “È un inferno”

“Sabato scorso – denuncia Benedetto Cuccio, uno dei firmatari  della lettera– la musica è rimasta accesa a tutto volume fino alle 2,58. Ricordo perfettamente l’orario perché ero a passeggio con il mio cane. È un inferno, che abbiamo già sperimentato nel corso dell’estate e ora si ripropone fortunatamente solo il sabato. Per tutta la stagione estiva sono rimasto con le finestre chiuse per cercare di smorzare il più possibile il rumore, una missione fallita nonostante io abbia dei vetri fatti apposta. E abito a circa 400 metri”.

E prosegue: “Vorrei sottolineare il problema dei veicoli dei frequentatori dell’Arena Sirenetta, che spesso parcheggiano in maniera selvaggia – racconta – generando caos e compromettendo la viabilità della zona. Gli schiamazzi notturni, protratti fino a notte fonda, aggravano ulteriormente la situazione, creando un clima di insostenibile disturbo per chi abita qui”.

Mondello ed i contraccolpi della movida

In poche parole, anche Mondello subisce (ormai tutto l’anno) i contraccolpi della movida. Decine e decine di automobili che vengono parcheggiate sui marciapiedi e la forte musica fino a notte fonda stanno creando più disagi ad una zona da sempre abituata alla tranquillità.

“Mi sono recato al commissariato – racconta Cuccio – ma hanno fatto spallucce. Non c’è stata alcuna risposta o controllo”.

Stessa esperienza anche per Aldo Santomauro, residente nella palazzina proprio di fronte al locale, in viale Regina Elena: “Anche io sono andato al commissariato – spiega – spiegando ciò che succede, ma questo non ha sortito alcun effetto. Abbiamo gravi problemi ad addormentarci, la musica va oltre le due del mattino e per noi è infernale, siamo attaccati al locale”.

“Nessuno scontro con chi cerca di far rivivere Mondello”

Insomma, le lamentele e le rimostranze ci sono ma gli stessi residenti frenano su quello che potrebbe essere interpretato come uno scontro. “Quello che voglio sottolineare è che non sono contro chi cerca di far rivivere Mondello – spiega Cuccio – sono il primo ad essermi servito di qualche aperitivo nella zona, godendo della vista del mare. L’obiettivo è avere rapporti di buon vicinato, trovare il giusto equilibrio tra chi vive e abita il territorio”.

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