“Le risorse per mettere in sicurezza la Scala Vecchia non sono più disponibili”: non si fanno progressi in merito ai lavori da eseguire sul percorso storico-culturale di Monte Pellegrino, a Palermo. La strada si trova chiusa al transito dall’agosto del 2020, per motivi legati alla pandemia, alle condizioni della strada e, soprattutto, dei muretti laterali, in alcuni casi totalmente assenti. Rispetto ai lavori da effettuare, non vi sono novità. Se non quella che i 40.000 euro messi a disposizione dal Comune attraverso un prelievo dal fondo di riserva, non sono più accessibili. Fatto chiarito in una nota della Protezione Civile Comunale. Tradotto: al momento non ci sono più i soldi per condurre gli interventi di manutenzione.

La vicenda della “Scala Vecchia” di Monte Pellegrino

Come sopra ricordato, il percorso storico-culturale del capoluogo siciliano risulta chiuso al transito in virtù di un’ordinanza emessa dal sindaco Leoluca Orlando il 14 agosto 2020. Atto rinnovato con successivi aggiornamenti. Fra questi, un’ordinanza dell’aprile 2021, con la quale si imponeva lo sbarramento dell’ingresso alla Scala Vecchia e in tutte le intersezioni con via Pietro Bonanno. Fatto che, almeno sulla carta, doveva impedire gli accessi del pubblico alla nota strada della riserva di Monte Pellegrino. Ma, in realtà, ciò non avviene.

Cio perchè, in molti casi, le reti sono divelte o assenti. Circostanza che spinge gli ignari cittadini e turisti ad accedere al percorso. Ad onor del vero, anche la cartellonistica presente all’ingresso della Scala Vecchia è abbastanza ambigua: da un lato un segnale di divieto di transito pedonale, dall’altro la scritta “transitare con prudenza”. In altre parole, l’ordinanza c’è ma in pochi la conoscono. Intanto, la situazione di incuria e degrado vissuta dal percorso continua a peggiorare. Per mettere in sicurezza, quantomeno provvisoria, le prime fughe della Scala Vecchia, il Comune aveva reperito una somma vicina ai 40.000. Con tali fondi, gli operai dovevano installare alcune reti arancioni, tenute in piedi da ferri innocenti. Ciò in modo da impedire eventuali incidenti. Ma, a causa di problemi burocratici, tali risorse sono andate perse.

Protezione Civile: “Impossibile spendere risorse per messa in sicurezza”

Scala Vecchia Monte Pellegrino Palermo

A spiegare la situazione sull’area di Monte Pellegrino è il Capo Area della Protezione Civile Dario di Gangi. In una nota inoltrata il 23 febbraio a tutti i soggetti interessati, il tecnico chiarisce quanto segue. “Dal momento che nel corso dell’esercizio provvisorio è consentito impegnare solo spese correnti ed interventi di somma urgenza, questo Servizio di Protezione Civile non ha potuto procedere all’affidamento dei lavori in quanto il Piano Esecutivo di Gestione non è stato approvato dal Consiglio Comunale entro il 31 dicembre 2021, in ogni caso, entro un tempo utile per l’affidamento dei suddetti dei lavori. Si rappresenta che, nell’anno in corso, le somme non sono più disponibili e il bilancio non è stato ancora approvato“.

Reti di sbarramento continuamente vandalizzate

Scala Vecchia Monte Pellegrino Palermo

Ingressi che, nonostante l’ordinanza vigente, continuano ad avvenire. Ciò a causa della mancanza di controlli e della mancata presenza di reti di sbarramento. Strumenti che, come sopra ricordato, sono stati vandalizzati o, addirittura, trafugati dalle loro posizioni. Fatto ribadito anche da Francesco Teriaca, dirigente del Coime. “Gli interventi, come sottolineato nel corso della preposta corrispondenza intercorsa con gli Uffici interessati, sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di ripristinare i transennamenti che puntualmente venivano divelti da ignoti; quello collocato in prossimità dell’ingresso di Monte Pellegrino, costituito da tubi e giunti, è stato trafugato. Tutto ciò premesso, l’Ufficio ha già rappresentato l’impossibilità di eseguire continuamente gli interventi di ripristino”.

“I lavori in corso di esecuzione e quelli programmati non consentirebbero, tra l’altro, di definire i tempi entro i quali potere dare corso ad ulteriori interventi di ripristino dei transennamenti i quali, considerati i precedenti, risulterebbero vanificati sicuramente in pochissimo tempo. Inoltre, il riposizionamento delle reti arancioni e dei ferri laterali in corrispondenza delle fughe non potrà essere eseguito da questo Coordinamento, in quanto trattasi di interventi che, data la specificità dei luoghi, non potrebbero essere realizzati in sicurezza dai nostri operatori”.

Lo Monaco (M5S): “Amministrazione non riesce a vigilare su sicurezza”

Scala Vecchia Monte Pellegrino Palermo

Durante la nostra live di venerdì 25 febbraio condotta a Monte Pellegrino, la capogruppo del Movimento 5 Stelle Viviana Lo Monaco ha ricostruito in breve le vicende legate alla Scala Vecchia di Monte Pellegrino.  “Dalla Protezione Civile ci hanno risposto che non si può parlare di somma urgenza per i lavori da condurre sull’area. Ma questo è tutto da vedere. Qui non si dovrebbe entrare. Siamo nella condizione in cui l’Amministrazione non riesce a vigilare rispetto alla vita umana, rispetto alla sicurezza dei cittadini. Se mi hai inibito l’area al transito, non può esserci un cartello con scritto “transitare con prudenza”. Non possono mancare le reti e i controlli sull’area”.

Altro problema sul quale si focalizza la consigliera comunale pentastellata è legato problema del decoro urbano e dei fondi destinati all’area. “Ho indirizzato una nota al decoro urbano per rimuovere i graffiti presenti sui muretti. Questo percorso meriterebbe maggiore interesse da parte dell’Amministrazione. Sui lavori di riforestazione, siamo in alto mare. Sempre per cavilli burocratici causati dal mancato avvio delle pratiche. L’assessore Marino ci aveva rassicurato rispetto al buon andamento rispetto all’avvio dei lavori. Nonchè sul prelievo di 40.000 euro per la sola messa in sicurezza momentanea delle prime fughe. Il progetto reale di riqualificazione della Scala Vecchia costerebbe circa 1 milioni di euro. Ciò permetterebbe di valorizzarlo al meglio, mettendo delle fontane, ripristinando i muretti e rendendolo attrattivo da un punto di vista culturale e sportiva”.

 

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