Chi crede di poter fare tutto da solo, perché si ritiene il migliore o migliore di altri, da solo soccomberà, perché a mio avviso solo e soltanto il lavoro di una squadra compatta e competente può portare a significativi risultati.
Ho imparato molto in questi due anni di esperienza con il Grillo di Palermo, cito le parole che ho letto sul profilo di Claudia La Rocca – per una persona che ha messo tutta se stessa in un progetto è come essere un leone chiuso in gabbia» – e come lei anche altri della stessa squadra si trovano ad affrontare una dura battaglia, nella quale avrei voluto vederli stretti l’un l’altro a fare un’unica compagine, così come li ho conosciuti, così come mi hanno insegnato.
Oggi, in questo elenco, leggo nomi di chi ha alimentato fronti dell’uno contro l’altro e questo non può certo rappresentarmi: «la natura costruisce e fa sistema l’uomo spesso scompone e crea ulteriore entropia» (cit.).
Forse Palermo non è ancora matura, forse il percorso in rapida crescita per qualcuno è arrivato troppo presto tanto da sottostimare l’enorme responsabilità che ci viene chiesta.
Tutto questo mi ha portato a più ampie riflessioni, non voglio deludere nessuno, ma sono certa che chi mi ha voluta in questo percorso, e chi ha poi confermato la fiducia nel volermi come possibile portavoce del Movimento a Palermo, comprenderà la non facile decisione di non proseguire in questa competizione.
‘Nulla produce nella mente dell’uomo un’impressione più positiva e profonda dell’esempio’ (John Locke)”
Di fatto le acque in casa 5 stelle sembrano sempre più agitate






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