Sono 32 gli infortuni sul lavoro dall’esito mortale avvenuti in Sicilia nei primi 8 mesi del 2016 ovvero al 1 gennaio al 31 agosto. Si tratta di una elaborazione statistica su dati Inail effettuata dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Ingennering. La maggior parte di questi infortuni dall’esito letale si registrano in edilizia ed in agricoltura.

Il dato è aggiornato al 31 agosto ma basta uno sguardo alle cronache degli ultimi giorni che riportano la tragedia avvenuta sul traghetto Sansovino in porto a Messina che ha fatto registrare tre vittime per comprendere come alla fine dell’anno il numero è destinato a crescere.
Cifre che ci fanno capire come la formazione in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro sia un tema imprescindibile. Proprio su questo fronte si è mosso il progetto Sicilia in Sicurezza – Piano Straordinario della Formazione per la Sicurezza sul Lavoro che nasce dagli accordi Stato – Regione  e che il Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato regionale Salute ha fortemente voluto e organizzato insieme all’Ufficio scolastico regionale.

Oltre dodicimila persone formate per prevenire gli incidenti sui luoghi di lavoro e promuovere sicurezza e salubrità. 5958 fra docenti, dirigenti e studenti delle nove province siciliane (fra essi oltre 2000 studenti che riceveranno un attestato che permetterà loro, appena diplomati, di presentarsi in azienda offrendosi come responsabile della sicurezza di cui 1543 formati come responsabili sicurezza sui luoghi di lavoro e 673 come datori di lavoro). 6193, invece, dalle nove Asp della Regione suddivisi 1478 soggetti strategici  del settore costruzioni (Progettisti, Coordinatori, Rup,ecc..); 2199 nel settore edile (Datori di lavoro, lavoratori, Preposti, ecc.) e 2516 nel settore agricolo (Datori di lavoro, lavoratori, Preposti, ecc.). Oggi la giornata conclusiva del progetto al teatro Politeama.

“Sicilia in Sicurezza è parte integrante del Piano Regionale della Prevenzione sul quale la Regione punta in modo deciso. Prevenire significa evitare malattie ed incidenti, migliorare la sicurezza dei siciliani e la loro salute e qualità della vita. Intorno alla prevenzione – dice l’assessore regionale per la Salute Baldo Gucciardi – si gioca ogni sfida presente e futura per la nostra salute. Progetti innovativi come questo non solo migliorano le condizioni di sicurezza ma creano anche sbocchi occupazionali, formano i nostri giovani così come i meno giovani, ingenerano un circuito virtuoso di collaborazione fra istituzioni che prima non c’era e che rende più efficiente e sicuro l’intero sistema. Un modello efficace che ha dimostrato e sta dimostrando la sua importanza”

“Vivere in un ambiente di lavoro sicuro e salubre – dice il Dirigente Generale del Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato regionale Salute Ignazio Tozzo– è un diritto di tutti i lavoratori. Promuovere sicurezza e salubrità è uno degli obiettivi principali del PRP (Piano Regionale della Prevenzione) che si attua anche attraverso questo importante progetto durato un triennio e che oggi ci consegna risultati importanti. Naturalmente questa è la strada giusta ma su questa bisogna insistere per far crescere la sicurezza. Ancora troppi incidenti funestano i luoghi di lavoro e tanti hanno conseguenze gravi. Ciò non è accettabile per questo, così come da linea guida internazionali e nazionali, la Regione è in prima linea nella prevenzione”

Il progetto si articola in due parti, una rivolta proprio al mondo della scuole, che ha formato docenti e studenti degli ultimi due anni degli istituti tecnici, nella consapevolezza che gli studenti di oggi sono lavoratori e datori di lavoro dell’immediato domani. La formazione di un maggior numero di docenti, poi, permette di prolungare nel tempo gli effetti del lavoro svolto.

“Il Progetto, frutto della collaborazione tra la Direzione Generale dell’Usr Sicilia e l’Assessorato alla Sanità, può considerarsi un fiore all’occhiello dell’attività svolta dall’Ufficio – dice Maria Luisa Altomonte, direttore generale dell’Ufficio scolastico Regionale -Il mio augurio va a tutti coloro che hanno svolto le attività di formazione, ma soprattutto ai ragazzi che, impegnandosi a fondo, hanno acquisito competenze spendibili sul mercato del lavoro in una materia così delicata. Auspico che tale iniziativa possa ripetersi, per far si che la sensibilità sul tema sicurezza e le opportunità lavorative che ad essa si correlano possano ulteriormente estendersi”

Il secondo aspetto del progetto curato attraverso le nove Asp è, invece, la formazione sui luoghi di lavoro con particolare attenzione all’edilizia e all’agricoltura, due settori maggiormente colpiti, statisticamente, da incidenti con gravi conseguenze. Una ulteriore attenzione, nell’ambito del settore edile, è stata dedicata alle ‘cadute dall’alto’ una voce rilevante fra gli incidenti sul lavoro che si registrano nel nostro territorio. Proprio nell’ambito della Formazione sui luoghi di lavoro si è dato vita ad una vera e propria rete fra tutti i soggetti coinvolti che ha messo insieme aziende e lavoratori, associazioni datoriali e sindacali al fianco delle Asp per l’unico risultato comune che è quello della promozione della cultura della sicurezza sul lavoro ed il miglioramento dell’applicazione di tutti gli accorgimenti per l’abbattimento del rischio e il contenimento dell’eventuale danno alla persona.

Oltre la formazione il progetto ha distribuito, gratuitamente, presidi di sicurezza alle persone coinvolte nella stessa formazione, dai caschi all’abbigliamento antinfortunistico solo per fare qualche esempio.

Un momento importante è stato il ‘Teatro Formazione’. Una vera e propria compagnia teatrale formata da persone che hanno subito incidenti sul lavoro di vario genere e tipo è stata riunita al Cefpas di Caltanissetta dove sono arrivati anche i giovani provenienti da tutta la Sicilia coinvolti nel progetto. Gli ‘attori’ hanno raccontato ed inscenato i loro incidenti, mostrando e narrando circostanze, sensazioni, conseguenze e spiegato come si sarebbe potuto evitare o limitarne i danni. Ne è seguito un momento di confronto tecnico ma anche umano che ha rappresentato una parte importante dell’esperienza formativa

 

Un primo segnale forte sembra arrivare dal Ministero dell’istruzione che sta valutando di utilizzare questo progetto pilota come esempio e, dunque, esportare il modello a tutti gli istituti superiori italiani per avere, entro qualche anno, giovani lavoratori e datori di lavoro formati anche sul fronte della sicurezza.