“La morte dei due lavoratori, accaduta ieri nel palermitano, conferma drammaticamente la persistenza di uno schema ormai da tempo culturalmente avversato ma che occorre colpire con forza sul piano sociale e politico.
Soprattutto l’infortunio di Corleone, dove ha perso la vita un lavoratore ventiseienne, replica modalità tipiche: ancora una volta si tratta di un lavoratore dipendente di un’azienda che aveva preso il lavoro in appalto; ancora una volta si tratta di un lavoratore deceduto in seguito al cedimento strutturale di un macchinario.
Va detto chiaramente: il ciclo lavorativo degli appalti più o meno pubblici, dove prevale l’idea di garantire il massimo ma con spese minime, garantisce certamente un alto profitto a pochi padroni ma lede il principio del fare impresa e soprattutto immola i lavoratori sugli altari del profitto. Fin dal 2007 l’Agenzia Europea del Lavoro segnala tra i fattori di rischio il ciclo lavorativo per appalti. Ancora una volta interverremo nelle sedi opportune per porre la questione al centro dell’attenzione”.
Lo dichiara Michelangelo Ingrassia, Presidente del Comitato Consultivo Provinciale Inail Palermo.
Commenta con Facebook