“Siamo addolorati e vicini alla famiglia del paziente giunto all’osservazione dell’Ospedale Ingrassia di cui riferisce la stampa e che necessitava di un intervento di cardiochirurgia urgente.

L’Istituto è stato allertato mentre tutti i team di cardiochirurgia della struttura erano impegnati in delicati interventi su pazienti sia Covid che non. In particolare dei tre team operativi: uno era impegnato presso la sala operatoria dell’istituto per un bypass aorto-coronarico; il secondo ed il terzo si trovavano rispettivamente presso Arnas Civico di Palermo e l’ospedale Cannizzaro di Catania per sottoporre ad Ecmo (un sistema di circolazione extracorporea che sostituisce la funzione polmonare danneggiata) due pazienti in gravi condizioni da stabilizzare e poi trasferire presso la nostra struttura”.

Lo fanno sapere dall’Ismett. “Il posizionamento dell’Ecmo richiede l’intervento di un team altamente specializzato di medici e tecnici di circolazione extracorporea – aggiungo dall’Ismett – Si tratta di un intervento altamente complesso, in particolare quando deve essere eseguito presso un altro Ospedale a cui segue il trasporto del paziente, in circolazione extracorporea, in ambulanza o elicottero. Si precisa che, benché Ismett stia dando un contributo determinante nella gestione dei casi più gravi dei pazienti affetti da Covid-19, l’Istituto non ha mai smesso di farsi carico dei trapianti e delle terapie ad alta specializzazione.

Al momento, sono 24 i pazienti ricoverati presso il reparto di Terapia Intensiva Covid di Ismett, di cui 13 sottoposti ad Ecmo; 8 pazienti hanno un’età inferiore ai 50 anni.  Quest’anno, nonostante l’emergenza legata alla pandemia da Sars Cov-19, saranno 160 i trapianti d’organo eseguiti, di cui 26 da vivente e 14 eseguiti nel mese di novembre di cui ben 5 da vivente, l’ultimo trapianto è stato eseguito nella notte fra il 3 ed il 4 dicembre. Il dato è in linea con l’anno precedente ottenuto in assenza di pandemia ed è il risultato dell’impegno dell’Istituto di implementare i programmi da donatore vivente e recuperare organi generati e non utilizzati in altre regioni. Siamo, come sempre, disponibili a fornire tutta la documentazione necessaria alle autorità competenti”.

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