Condanna a un anno e quattro mesi per omicidio stradale colposo, ma con pena sospesa. Si chiude così con un patteggiamento il caso dell’incidente avvenuto a Palermo, la notte fra il 20 e il 21 giugno del 2020. La giovane F. C., di 21 anni, in piena notte travolse e uccise Agostino Cardovino, 17 anni, che in quel momento stava attraversando a piedi e col semaforo rosso viale Regione Siciliana, all’altezza di via Perpignano.

Condannata l’automobilista, pena sospesa

Adesso si conclude, almeno sul piano processuale, dopo un patteggiamento della pena, questa tragedia. Il gip Fabio Pilato, infatti, ha accolto la richiesta di patteggiamento avanzata dai legali di F. C., che alle 3 di notte di due anni fa investì il minorenne. Una tragedia che sconvolse il quartiere della Noce, dove abitava il ragazzo e dove la sua famiglia, in questi anni, ha dato vita a varie manifestazioni in suo ricordo.

L’incidente

Erano le 3 di notte circa, e il 17enne – dopo aver trascorso la serata con gli amici in un locale della città – decise di attraversare a piedi col semaforo rosso quel pericolosissimo tratto della Circonvallazione.

Il semaforo rosso

L’impatto fatale avvenne intorno alle 3.45 ed era stato ripreso pure da una  delle telecamere di sorveglianza della zona, grazie alla quale era emerso che il semaforo pedonale era rosso (quindi Agostino Cardovino non avrebbe dovuto attraversare in quel momento), ma anche che la giovane automobilista che se lo trovò davanti e lo investì, si era fermata per cercare di prestare soccorso al diciassettenne.

“Concorso di colpe”

Tutto inutile per i giudici. Nel corso del procedimento infatti un perito ravvisò un concorso di colpe: Agostino sarebbe passato col rosso a piedi, “mantenendo un passo veloce, non di corsa, la qual cosa porta a ritenere che non abbia controllato la presenza di veicoli in avvicinamento dalla sua sinistra e che non abbia percepito la Dacia in avvicinamento”; mentre l’automobilista aveva superato, di soli 12,5 km/h il limite di velocità. In quel tratto, nei pressi di via Perpignano, in viale Regione Siciliana il limite è di 50 km/h; mentre la ragazza al volante andava a 62,5 km/h. Pochi metri più avanti il limite diventa di 70 Km/h.

Il patteggiamento

Tanto è bastato per decidere la colpevolezza dell’automobilista. Sulla base della perizia, a marzo 2021 la Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio di F. C., che poi aveva scelto il patteggiamento, concordando una condanna a 1 anno e 4 mesi, che ora è stata ritenuta congrua dal giudice.

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