E’ morto nel carcere di Frosinone dove stava scontando una pena per mafia Salvatore Lupo, 31 anni, della cosca di Monreale in provincia di Palermo. E’ stata disposta l’autopsia.

Lo scorso 15 novembre era stato condannato a sei anni di carcere. Pare che sia morto per infarto. Un nipote si trova rinchiuso nel carcere Lorusso di Pagliarelli.

Oggi alcuni parenti hanno chiesto un colloquio per comunicarli la morte dello zio.
Lupo venne arrestato nell’operazione Nuovo Papa, che fu la prosecuzione degli approfondimenti investigativi sfociati nelle precedenti operazioni “Grande mandamento” e “4.0” e “Montereale”.

Le indagini dei carabinieri di Monreale portarono alla luce le richieste di pizzo a due imprenditori edili locali “costretti a versare cospicue somme di denaro per ogni nuovo appartamento da loro realizzato, nonché ad affidare a ditte ‘gradite’ ai boss i lavori per la realizzazione degli impianti elettrici e idraulici negli immobili in costruzione”.

Lupo condannato insieme ad altri due avrebbe chiesto il pizzo a due imprese edili che stavano realizzando appartamenti a Monreale.

Le ditte dovevano versare 3 mila euro per ognuno dei 18 appartamenti in costruzione e far realizzare gli impianti idraulici a una azienda vicina alla mafia.

Solo nel 2017, convocati dai carabinieri, le vittime hanno confermato le tentate estorsione.

 

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