L’autore dell’imbrattamento del murales alla cancellata dello stadio Renzo Barbera è stato individuato dalla polizia. Gli agenti della Digos hanno denunciato una persona all’autorità giudiziaria. L’autore è stato individuato grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza.
L’atto di vandalismo
Il tutto è successo nella notte tra il 23 ed il 24 giugno. Ieri mattina l’amaro risveglio, alcuni segmenti della grande opera di 400 metri realizzata da 30 artisti da strada di fama nazionale ed internazionale voluta dal Palermo Fc era stata vandalizzata dalle scritte che si sovrapponevano al lavoro dei graffitari professionisti.
Le scritte riproducevano i nomi di alcuni tifosi dei gruppi organizzati scomparsi nel corso degli anni. Sdegno da parte del Palermo Fc ma anche del neosindaco Roberto Lagalla che aveva speso parole di condanna verso il gesto.
Queste le sue parole: “Provo dispiacere e dolore per il fatto che un gruppo di individui non abbia capito il senso dei murales realizzati da artisti internazionali sulla cancellata dello Stadio Renzo Barbera. Un’opera che aveva l’obiettivo di mettere in luce la passione per lo sport e i colori rosanero che rappresentano la squadra della città. Queste scritte provocano una ferita al Palermo, la sua società e i suoi tifosi, ma anche alla città, essendo lo Stadio Barbera uno dei simboli del capoluogo. Adesso, l’auspicio è che le forze dell’ordine possano individuare i responsabili di questo atto di inciviltà”.
Anche i tifosi organizzati hanno preso le distanze
Ma anche il tifo organizzato ha preso le distanze dal gesto. In una nota, il gruppo Curva Nord 12 ha aspramente stigmatizzato quanto fatto da questo sconosciuto.
Questo il messaggio su Facebook: “Non è questo il modo di rendere onore ai nostri fratelli che non ci sono più, chiunque sia l’autore di tale scempio si vergogni, quei nomi nessuno può permettersi di usarli in modo improprio, chi ha fatto questo gesto è un indegno pezzo di merda che non si deve nemmeno permettere di nominarli! Noi non siamo così! Questa non è mentalità! Deturpare un murales o coprire una scritta dopo il lavoro e l’impegno di altre persone è cosa da deboli, da gente meschina che merita solo disprezzo!! Siete scafazzati non c’è nulla da fare… non sarete mai all’altezza di rappresentare questa città, siete solo la parte malata, quella da estirpare! Se ne becchiamo uno all’opera lo mandiamo a Villa Sofia!”.
Ed anche il club organizzato della Curva Nord Inferiore ha fatto sentire la sua voce condannando. Ecco quanto scrivono su Facebook: “Chi non c’è più non si onora in questo modo, gli ultras sanno come rendere onore ai propri fratelli ma purtroppo viviamo in una città che in ogni episodio fa sempre notare di non avere un briciolo di mentalità. Vergognatevi, indegni!
Virzì, “Caro esecutore consegnati alle Forze dell’Ordine”
Filippo Virzì, segretario regionale dell’Ugl creativi in Sicilia è intervenuto sull’argomento: “L’esecutore è uno stupido infame a cui consiglio di consegnarsi alle Forze dell’Ordine con atto di pentimento pubblico di cui ne condanno senza mezzi termini l’atto, lo stesso è già stato intercettato da un video presente sui social pubblicato nei canali ufficiali social della società Palermo Fc. Che siano acquisite anche le immagini delle telecamere presenti nei pressi dello stadio e quelle già diffuse dalla società del Palermo da parte delle Forze dell’Ordine incaricate per identificare l’infame soggetto autore di questo meschino ed incivile gesto”.
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