• Sorgerà su un’area di oltre ventimila metri quadrati
  • Nelle prossime settimane sarà indicato il luogo
  • Saranno ospitati cimeli, oggetti, documenti, giornali e molto altro

Palermo avrà un museo dello sport all’aperto. Sarà inaugurato il prossimo 15 settembre. Lo ha annunciato Massimo Costa, ex presidente del Coni Sicilia, che a Roma ha incontrato il presidente nazionale del Comitato Olimpico Giovanni Malagò.

Individuata un’area di 20.000 metri quadrati

Il museo sorgerà in uno spazio en plein air su una superficie di oltre ventimila metri quadrati. Un’area già individuata ma che deve essere ancora ufficializzata.
Un museo che, nella prospettiva della promozione di una sana cultura sportiva – con interessamento di istituti scolastici, università, associazioni operanti nel territorio e partner internazionali, con i quali sono già stati sottoscritti protocolli d’intesa – sarà gratuito per visitatori e fruitori.

“Nelle prossime settimane indicheremo pubblicamente la sede del museo – dice Costa – è nostra intenzione ospitare e mettere in mostra cimeli, oggetti, documenti, giornali, opere d’arte (alcune delle quali realizzate appositamente da artisti di caratura internazionale), filmati, miniature. Lo faremo a Palermo, città che nella storia è stata una capitale anche sportiva, specie in età pionieristica. Dal capoluogo della Sicilia intendiamo instaurare un dialogo con il mondo, parlando la lingua universale dello sport. Per questo abbiamo pensato al Museo internazionale dello sport”.

Il progetto ha preso corpo tra il 2020 ed il 2021

Prosegue Costa: “La nostra iniziativa progettuale – prosegue Costa – prende corpo nel 2020 e nel 2021. Risente, inevitabilmente, delle conseguenze comportamentali scaturite nel biennio che ha caratterizzato il mondo per la pandemia Covid Sars. L’inaugurazione sarà un punto di partenza e non di arrivo. Il Museo ospiterà anche delle mostre temporanee, avvalendosi del dialogo con varie anime del mondo dello sport, con il Coni e con le Federazioni che vorranno spazi per raccontare la loro parte di storia. Consideriamo il nostro polo museale uno spazio aperto, non soltanto in termini logistici – dato che, ribadiamo, la nostra è una dimensione en plein air – ma anche nei contenuti. Il nostro desiderio è dare una casa permanente alla memoria dello sport, forti di una serie di donazioni di collezioni private che ci sono già state consegnate. Conoscere e celebrare il passato, anche con approccio critico, per guardare con slancio e consapevolezza al futuro”.