Il violinista statunitense Mark Kaplan con il suo Stradivari, proporrà un concerto poco eseguito, il Concerto per violino e orchestra op. 14 di Samuel Barber. Nella seconda parte del concerto sarà proposta la Sinfonia n. 4 di Johannes Brahms. L’appuntamento è per venerdì 14 aprile alle ore 21, con l’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta da Carlo Rizzari. La replica del concerto sabato 14 aprile alle ore 17.30.

Il concerto per violino e orchestra op.14. Samuel Barber ricevette la commissione di questo concerto nel 1939, dall’industriale di Filadelfia Samuel Simeon Fels, uno dei membri del consiglio di amministrazione del “Curtis Institute” dove peraltro Barber si era formato – per il bambino prodigio Iso Briselli. Quest’ultimo accolse con grande entusiasmo i primi due movimenti, ma alla consegna del “Presto conclusivo”, Albert Meiff – che in quel momento si stava occupando del perfezionamento tecnico di Briselli – avanzò pesanti critiche su parte del concerto, con la motivazione che il brano «non aveva la giusta dose di virtuosismo, non era correlato musicalmente agli altri due tempi ed era troppo breve e privo di nerbo per concludere un grande pezzo da concerto». Non volendo distruggere una pagina nella quale aveva piena fiducia, Barber rifiutò i consigli di ampliarne la struttura e si mantenne fermo nelle proprie scelte. Barber iniziò a lavorare sui primi due movimenti in Svizzera durante l’estate del 1939. All’inizio del 1940 ci fu una performance privata di Baumel con la Curtis Institute Orchestra diretta da Fritz Reiner . Questa esibizione portò il pezzo all’attenzione di Eugene Ormandy, che presto programmò la sua prima ufficiale in un paio di esibizioni di Albert Spalding con la Philadelphia Orchestra all’Academy of Music nel febbraio del 1941. La premiere vera fu il 7 febbraio. Queste esibizioni furono seguite l’11 febbraio 1941 da una recita nella Carnegie Hall , e da quel momento il pezzo entrò rapidamente nel repertorio standard per violino e orchestra, ed è diventato uno dei concerti più frequenti di tutti i concerti del XX secolo. E’ diviso nei seguenti movimenti: Allegro; Andante; Presto in moto perpetuo

La Sinfonia n. 4 in mi minore Op. 98. È ritenuta da molti musicologi una delle più importanti opere di Brahms. Ultima in ordine di composizione, vide la luce in appena un anno, nel 1885. La prima esecuzione pubblica avvenne a Meiningen il 25 ottobre 1885 con lo stesso Brahms sul podio. Incontrò subito il grande apprezzamento del pubblico e della critica. Alla prima esecuzione privata Brahms suonava ad uno dei due pianoforti di un duo. Max Kalbeck, amico e biografo del compositore, riferì che il critico Eduard Hanslick, all’ascolto del primo movimento in questa prima esecuzione privata, disse: “Per l’intero movimento ho avuto l’impressione di essere picchiato da due persone incredibilmente intelligenti”. Successivamente Hanslick si espresse con maggior approvazione nei confronti dell’opera.

Arnold Schoenberg, nel suo saggio Brahms il Progressivo, ha evidenziato molte relazioni tematiche proprie della partitura, come del resto fa anche Malcolm MacDonald nella sua biografia del compositore: la prima metà del tema di passacaglia è anticipato dal basso durante la coda di un importante punto del terzo movimento; alle terze discendenti del primo movimento, trasposte di una quinta, appare in contrappunto durante una delle variazioni conclusive della passacaglia. E’ divisa in quattro movimenti :Allegro non troppo; Andante moderato; Allegro giocoso; Allegro energico e passionato; Durata: 40′

Mark Kaplan. Sessantacinque anni, di Cambridge, (Massachusetts) ha studiato alla Juilliard School con Dorothy DeLay. Attualmente è docente at Indiana University’s Jacobs School of Music di Indiana. Kaplan ha suonato con alcune delle più importanti orchestre europee. Negli Stati Uniti ha suonato con le seguenti orchestre: New York Philharmonic, Los Angeles Philharmonic, Cleveland Orchestra, Philadelphia Orchestra, National Symphony Orchestra of Washington, Pittsburgh Symphony Orchestra, Baltimore Symphony Orchestra, Minnesota Orchestra, Cincinnati Symphony Orchestra, Dallas Symphony Orchestra, and Houston Symphony. Suona uno Stradivari del 1685.

Carlo Rizzari. Dal 2006 è stato assistente di direzione di Antonio Pappano all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma. Con il medesimo ruolo, è stato invitato da Claudio Abbado per una serie di concerti dell’Orchestra Mozart a Bologna e Lucerna.Dirige regolarmente l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia sia nella stagione sinfonica che nei Family Concerts lavorando con grandi solisti quali John Osborn, Barry Banks, Celso Albelo, Sonia Ganassi, Lang Lang e nelle iniziative della didattica (dando un prezioso contributo ai corsi di specializzazione dell’Accademia di Santa Cecilia indirizzati ai cantanti lirici – Opera Studio – e ai giovani musicisti – l’Ensemble Novecento).

Ha diretto l’Orchestra Sinfonica di Montréal, l’Orchestra della Suisse Romande, l’Orchestra Sinfonica di Graz, l’Orchestra Regionale Toscana, l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, l’Orchestra della Fondazione Toscanini, l’Orchestra dei Pomeriggi musicali di Milano, l’Orchestra della Svizzera Italiana. È direttore artistico e musicale della Young Talents Orchestra Ernst & Young, orchestra giovanile formata dai migliori giovani musicisti selezionati e perfezionatisi con le prime parti delle migliori orchestre italiane.