“La Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate ha certificato che dall’inizio della pandemia ad oggi il Governo nazionale ha erogato per la Sicilia ben 553,37 milioni di euro a fondo perduto, 403,07 con il Decreto Rilancio e 150,30 con i decreti Ristori.
Per quanto ci sia ancora da fare, una cosa è certa, il Governo centrale ha fatto la sua parte, il Governo Musumeci invece? Dove sono e a quanto ammontano le somme a fondo perduto stanziate dal suo Governo? E che fine hanno fatto i fondi della ‘Finanziaria di guerra’ approvata ormai da quasi un anno dalla giunta regionale?”. Così il responsabile della Sicurezza del Partito democratico, il deputato Carmelo Miceli.
“Il senso di approssimazione con cui sta operando Musumeci è dimostrato dall’incapacità di presentare un Bilancio di previsione che serva a contrastare gli effetti economici negativi della pandemia. Continuando così affonderà l’economia di un’intera Isola”.
In merito a come il governo Musumeci sta gestendo dal punto di vista finanziario la crisi determinata dalla pandemia, interviene anche Giuseppe Lupo, capogruppo del Pd all’Ars.
Dichiara Lupo: “L’allarme lanciato ieri dal Sole 24 Ore sul ritardo con il quale la Sicilia sta portando avanti la spesa dei Fondi Europei suona come un ulteriore campanello d’allarme sull’incapacità gestionale del governo Musumeci: secondo l’autorevole quotidiano economico infatti la Sicilia deve ancora certificare 2,7 miliardi di euro di Por Fesr su una dotazione di 4,3 miliardi da utilizzare entro il 2023. E se si considerano anche le somme del Psr, i fondi da spendere entro il 2023 salgono a 4,2 miliardi”.
Spiega ancora Lupo: “Musumeci è sempre pronto a lamentarsi quando deve scaricare le responsabilità sugli altri ma in questo caso davvero non può cercare alibi. I fondi europei dovrebbero essere l’asse portante delle politiche di coesione e sviluppo della Regione, ma ancora con il suo governo la Sicilia sale alla ribalta per incapacità e ritardi”.
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