Con l’approvazione da parte della Cabina di regia, presieduta dal ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, si è conclusa stamane la procedura per la riprogrammazione dei Fondi europei, proposta dal governo regionale.
Si tratta di 1,3 miliardi di euro di risorse – già disponibili e mai utilizzate negli ultimi venti anni – che il governo Musumeci intende utilizzare, per interventi anche infrastrutturali, per far fronte all’emergenza post Covid. La voce più significativa è quella dei 380 milioni di euro a favore degli enti locali dell’Isola.

“Sono soddisfatto – sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci – per l’approvazione della nostra proposta, che ci ha visti impegnati in un confronto costruttivo e leale con il ministro Provenzano”.

In merito ai fondi Ue, la scorsa settimana il governatore siciliano aveva incontrato la commissaria dell’Unione europea per la Coesione e le riforme Elisa Ferreira.
“Ho sottolineato alla commissaria Ferreira – aveva detto Musumeci – che nella programmazione della nuova politica di coesione europea occorre partire tempestivamente (non più tardi all’inizio del nuovo anno) all’interno di un quadro di forte condivisione degli obiettivi, di chiarezza delle regole e dei fondi disponibili. Tutto questo per scongiurare il principale difetto dei precedenti cicli di programmazione, la frammentazione dei progetti e delle risorse. Ho apprezzato l’interesse della esponente Ue , con la quale torneremo presto a confrontarci, anche per accelerare il processo di rendicontazione dei Fondi e ripartire così, dal prossimo anno, con ancora maggiore impegno”.

Per quanto attiene invece proprio alla riprogrammazione dei fondi Ue, nel luglio scorso si era aperto un vivace dibattito politico. Il ministro Provenzano aveva infatti dichiarato: “Per una volta, noi dal sud proviamo a recuperare una credibilità che non avevamo prima”.
Provenzano aveva anche lanciato una stoccata all’indirizzo del governo regionale spiegando: “L’abbiamo fatto sui conti europei, e con le regioni – aveva precisato – un percorso molto difficile. Abbiamo riprogrammato i fondi europei per l’emergenza e mi dispiace, lasciatemelo dire, che la Sicilia arrivi per ultima in questo percorso. Finalmente, lo ha fatto, sembra vincendo alcune ritrosie politiche nel farlo. Ma siccome ho visto anche sui giornali, che c’è una discussione che dice adesso spetta al Governo liberare le risorse. No, a noi deve arrivare una proposta dalla Regione che non è ancora arrivata. E questo ha delle ripercussioni sulla vita delle persone e anche sulle misure che noi abbiamo disposto e che sono state anche discusse all’assemblea regionale. Noi – aveva osservato il ministro – l’aspettiamo e c’è grande disponibilità su questo”.

Anche l’ANCI Sicilia esprime apprezzamento per la collaborazione istituzionale che ha impegnato i comuni siciliani, il Governo nazionale e il Governo regionale e che ha condotto alla conclusione della procedura per la riprogrammazione dei Fondi europei. Si tratta di 1,3 miliardi di euro di risorse da destinare a interventi strutturali e all’emergenza Covid. Di questi circa 380 milioni di euro saranno a favore degli enti locali dell’Isola.
Il presidente dell’Associazione dei comuni siciliani esprime “un particolare apprezzamento al ministro Provenzano e alle strutture dell’Agenzia per la coesione territoriale per aver superato i noti problemi derivanti dalla decisione dell’Assemblea Regionale Siciliana di utilizzare risorse europee notoriamente sottoposte a particolari limiti e procedure”.

“L’ANCI Sicilia – conclude il presidente Leoluca Orlando – confida che nel più breve tempo possibile siano adottati i provvedimenti di competenza regionale in modo tale che entro il 31 dicembre i comuni siano in grado di predisporre i relativi atti di impegno”.

“A tempo di record il Governo nazionale, dimostrando grande attenzione alla Sicilia e ai siciliani, sblocca risorse pari ad 1 miliardo e 200 milioni. Grazie ad una istruttoria lampo del ministero per il Sud è stata infatti approvata la riprogrammazione dei fondi POC, dell’FSC, del Fondo Sociale Europeo e P.O.Fesr, nonostante l’evidente ritardo con cui la Regione siciliana, ai primi di dicembre, ha trasmesso gli atti a Roma”. Lo comunica il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, che rivolge un ringraziamento al ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, per l’impegno e l’attenzione in favore della Sicilia.

“Con questo provvedimento il governo nazionale libera risorse complessive per circa 1 miliardo e 200 in milioni. Nello specifico – aggiunge Barbagallo – i Comuni potranno impegnare sia il Fondo perequativo, pari a 263 milioni e utile a ripianare i mancati introiti dalla Tari e delle tasse di suolo pubblico. Sono inoltre previste somme destinate al al pagamento delle rate dei mutui degli Enti locali (115 milioni) e della finanza pubblica locale (140 milioni)”.

Vengono inoltre sbloccate, tra le altre, risorse per acquisto di materiale per la ‘Didattica a distanza’ e per il potenziamento delle sedi di scuole e università (40 milioni), per il piano straordinario per il contrasto alla dispersione scolastica (20 milioni per il triennio 2020-2022) , per gli aiuti alle imprese (130 milioni per il bonus Sicilia), per l’editoria, sia cartacea sia digitale, delle tv e delle agenzie di stampa (10 milioni), per l’edilizia pubblica (27 milioni).

In tema di fondi Ue per la Sicilia non poteva non intervenire l’Assessore regionale alle Autonomie Locali, Bernardette Grasso che scrive in una nota: “Il risultato è a dir poco straordinario. Con il via libera alla riprogrammazione dei Fondi europei destinati alla Sicilia, si liberano risorse in favore degli Enti Locali. Sono circa 380 i milioni in ballo, che secondo quanto stabilito nella Finanziaria dello scorso maggio, potranno essere ripartiti sia come risorse per il Fondo perequativo – grazie al quale ci saranno riduzioni sulla Tari e sul suolo pubblico comunale, a beneficio di cittadini e degli operatori economici – che sul versante investimenti. È stato un lavoro lungo e faticoso che mi ha visto impegnata in prima linea nella riprogrammazione dei Fondi Fsc, dai quali discendono tali risorse. Dopo le tante incertezze dunque, ci siamo riusciti e con grande soddisfazione posso ribadire di aver mantenuto fede agli impegni presi con i comuni siciliani. A loro dico: questo risultato è per voi. Un concreto ristoro, in un periodo frastagliato dalle difficoltà economiche. Colgo l’occasione per ringraziare l’Anci, per il contributo fornito in questi mesi, unitamente alla mia persona, i miei più stretti collaboratori e il Dipartimento Autonomie locali, grazie ai quali, in un clima di leale collaborazione, anche con il Governo nazionale, abbiamo svolto un lavoro sinergico, non da poco e per nulla scontato”.

Il presidente dell’Asael, associazione che riunisce gli amministratori locali siciliani, Matteo Cocchiara, così commenta: “Il via libera alla riprogrammazione dei fondi europei da parte della cabina di regia presieduta dal ministro per il Sud Giuseppe Provenzano è un’ottima notizia per i Comuni siciliani che potranno contare su un plafond complessivo di oltre 380 milioni di euro per servizi e investimenti . La collaborazione istituzionale tra governo nazionale e regionale, supportata anche dalle rappresentanze regionali delle Autonomie locali, ha portato buoni frutti”.
“A questo punto – conclude Cocchiara – l’auspicio è che partano al più presto i provvedimenti dagli uffici regionali affinché le amministrazioni locali sappiano esattamente su quante risorse potere contare nel programmare i propri interventi”.