Si fa sempre più plausibile l’ipotesi di una ricandidatura del presidente della regione uscente, con il leghista Scoma in corsa a sindaco di Palermo. E Musumeci non smette di “scherzare” al Vinitaly sul “suo” assessore Scilla davanti ai giornalisti. Segno che Musumeci possa essere stato rinfrancato da un incontro avuto con Giorgia meloni, leader di Fratelli d’Italia. Intanto però il centrodestra non ha ancora trovato un punto.
“La situazione si chiarirà presto”
“Io penso che prevarrà il buon senso — avrebbe detto Musumeci alla fiera di Verona -. Ritengo che la situazione si chiarirà fra pochi giorni. Si stanno ponendo le precondizioni per l’unità della coalizione”. E in affetti la strada intrapresa da Musumeci sembrerebbe già cosa nota. Una proposta affiora in vista del tavolo nazionale che però non è detto si riunisca oggi: il salviniano Francesco Scoma candidato sindaco a Palermo e Musumeci ricandidato per la regione.
La lotta in Forza Italia
I nodi restano Miccichè, i lombardiani e una parte dei centristi si opporrebbe. Il presidente dell’Ars spinge per Cascio a Palermo mentre in Forza Italia ci sono lotte intestine su commissioni e sul capogruppo all’Ars. Gli oppositori interni vogliono per quest’ultima poltrona Mario Caputo, che siede in prima fila: “Ci ha raggiunti l’onorevole Caputo, grazie Salvino”. Così lo ha salutato Scilla chiamandolo per errore col nome del fratello ex deputato.
Incontro Meloni-Musumeci
Il pensiero dei relatori è rivolto a chi non c’è: “Ignazio La Russa è un carro armato”, si sarebbe compiaciuta Giorgia Meloni chiacchierando con Musumeci del luogotenente inviato in Sicilia per raggiungere un accordo. “Hai fatto bene a mandarlo — avrebbe risposto il governatore — Le cose volgono al meglio”. Poi un impegno a parlare. “Io non ti disturbo — dice Musumeci alla Meloni — ma se serve vengo a Roma per parlare dieci minuti”.
Scoma e l’appello all’unità
La palla vada ai leader dei partiti. È l’auspicio di Francesco Scoma, candidato sindaco di Palermo con Prima l’Italia, che auspica una candidatura unitaria per il centrodestra, spaccato da lotte intestine e da polemiche. “Io sono stato uno dei primi a dire che se si riesce a trovare una candidatura unitaria è giusto e normale che ciascuno dei candidati, che è andato più o meno in ordine sparso, possa realmente concentrarsi su un percorso comune, sulla scelta di un solo nome”.
Lega terzo partito in Italia
Scoma, inoltre ha aggiunto ieri che “la Lega, oggi Prima l’Italia, avendo modificato il proprio brand, il proprio simbolo per aprirsi di più alla società civile, oggi è molto impegnata nelle sue attività comunali, nell’amministrazione comunale, con uomini validissimi che saranno candidati alle elezioni. E’ un percorso non facile, ma siamo il terzo partito in Italia, penso sia normale che una buona collocazione siciliana sia chiedere la quinta città d’Italia”.
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