Troppe fibrillazioni nella maggioranza ed un fine settimana, quello appena trascorso, non è bastata a trovare la quadrature del cerchio. In realtà una quadratura che non è stata cercata con grande intensità.

La candidatura di Musumeci ancora da ‘sposare’

La maggioranza che sostiene Nello Musumeci non è ancora compatta sulla ricandidatura annunciata dal Presidente e così la manifestazione annunciata originariamente per il fine settimana appena trascorso e poi slittata al 18 e 19 giugno, è ulteriormente slittata al 25 e 26 giugno. Formalmente sarà quello il giorno in cui tutti gli assessori della giunta regionale presenteranno i risultati raggiunti in poco meno di 4 anni di governo, per l’esattezza tre anni e 7 mesi dall’insediamento del governo Musumeci sempre se la data verrà mantenuta.

La kermesse che da il via alla campagna elettorale

Una kermesse durante la quale gli assessori presenteranno, due alla volta, l’attività del loro ramo di amministrazione ma alla fine toccherà a Musumeci tirare le somme e, di fatto, rilanciare la propria candidatura.

Il rischio delle assenze

Gli assessori inevitabilmente ci saranno tutti e 12, come potrebbero non esserci, ma il tema sono i segretari di partito. Fratelli d’Italia, ad esempio, ha detto chiaramente che è troppo presto per sciogliere il nodo. Udc e Cantiere popolare hanno un po’ storto il muso sui tempi senza contare la posizione di Autonomisti e Lega che non è stata espressa in un silenzio che non sa di condivisione, almeno per il momento. Ma Musumeci vorrebbe tutti allineati e coperti in quella occasione. Una possibilità remota che ha fatto, dunque, slittare per la seconda volta la manifestazione che pure era già stata annunciata sui social per l’11 e il 12 giugno

Due settimane per gli accordi

Che da qui al 25 si chiariscano i mal di pancia e arrivi la condivisione totale appare alquanto difficile ma Musumeci e i suoi ci puntano lo stesso e hanno almeno un’altra settimana per convincere tutti gli alleati a questo salto dell’ostacolo anticipato

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