La politica siciliana è in fibrillazione in attesa delle decisioni del presidente Nello Musumeci, che domani in conferenza stampa spiegherà cosa intenda fare. Nel fine settimana, il governatore aveva lanciato un sibillino “tra poco tolgo il disturbo”. Neanche i suoi fedelissimi sanno esattamente quale strategia intenda percorrere Musumeci. Anche Ruggero Razza, assessore regionale alla Salute e fondatore del Movimento “Diventerà Bellissima”, sostiene di non sapere con certezza quali decisioni intenda prendere il presidente. A Casa Minutella, Razza ha spiegato di non avere “consapevolezza di quello che dirà il presidente giovedì”.

“Nel 2017 abbiamo vinto contro il pronostico”

Rispetto all’attuale situazione politica in Sicilia, l’assessore torna indietro al 2017. “Quasi tutti gli osservatori e i giornalisti a quel tempo – spiega Razza – erano convinti che la Sicilia sarebbe stata la prima regione governata dal Movimento cinque Stelle. Così non è stato. Il centrodestra si presentò in maniera coesa ma con una difficoltà enorme. Nel 2017,  alla candidatura di Nello Musumeci non ci si arrivò in maniera serena, qualcuno ci arrivò pronunciando dei no e qualcuno altro tentò di mettere in campo. Soltanto nel mese di agosto si prese consapevolezza del percorso da fare tutti insieme. E quel percorso è durato per molti anni”.

Quando si spezza la coesione del centro destra? “Fino ad un anno fa circa – ricorda l’assessore –  da parte di tutti si diceva che il governo stava lavorando bene e che doveva comunicare di più, che c’erano delle situazioni che potevano essere migliorate come sempre, visto che eravamo in piena emergenza pandemica. Però nessuno ha mai messo in discussione il buon lavoro del governo del centrodestra in Sicilia”.

Unità nel centro destra? Difficile, troppe lacerazioni

Le critiche a Musumeci, quindi, hanno origine recente: “da un anno a questa parte è iniziato un atteggiamento fortemente critico nei confronti del Presidente della Regione.  A tratti ha assunto toni personali e secondo me questo è stato un errore, perché penso sia molto difficile oggi ricucire un tessuto connettivo che è abbastanza lacerato. Ma è stato un errore anche perché,  nonostante tutto e nonostante gli attacchi, in ogni sondaggio d’opinione Nello Musumeci appariva sempre come il candidato più apprezzato dai cittadini”.

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