“Parte da oggi qui da Palermo un vero e proprio tour della Sicilia durante il quale racconteremo ai siciliani tre anni di governo, quello che abbiamo fatto dal 2018 al 2020. Perché ai siciliani non interessa se Musumeci sarà candidato, ma vogliono sapere cosa ha fatto e cosa farà per la Sicilia contrariamente alle fissazioni di alcuni giornali”.
Ha aperto così la convention nella quale il governo della Regione si presenta alla Sicilia il presidente Nello Musumeci. Un incontro che si tiene allo Spasimo di Palermo ma che sarà poi replicato più e più volte in giro per la Sicilia.
Musumeci si è tolto il tradizionale sassolino dalla scarpa bypassando le polemiche sulle assenze degli alleati che hanno un parte disertato la convention e in parte hanno annunciato solo un ‘passaggio magari pomeridiano.
Il tema non è la candidatura per il governatore “Musumeci è candidato e questo è un fatto” ha confermato dopo essere sceso dal palco. Ma non è una novità. Lo aveva già detto in diretta a Casa Minutella su BlogSicilia due settimane fa. “Il tema adesso è vedere chi ci sta”
Sul palco si sono poi succeduti gli assessori a snocciolare risultati davanti al popolo dei presenti venuti a tributare la giunta.
A margine l’assessore Ruggero Razza a BlogSicilia racconta il suo percorso dopo il rientro in giunta “Ho fatto una promessa di sangue a Musumeci e a me stesso: mi occuperò di amministrazione e non più di politica”.
Lui, indicato come il deus ex machina degli accordi, il manovratore di Diventerà Bellissima, invece si sottrae a questo ruolo ” Ho deciso così per Federico (suo figlio di pochi mesi ndr) perché mi sono reso conto che tutti i momenti della sua crescita che mi perdo nessuno me li restituirà mai”.
Alle 12.30 alla convention arriva il primo e unico leader della coalizione a parte Diventerà Bellissima. Si tratta di Gianfranco Miccichè che entrando cerca di non parlare con i giornalisti. Sollecitato da BlogSicilia sull’importanza della sua presenza si limita a rispondere “Ragazzi io sono il Presidente dell’assemblea Regionale” a sottolineare il ruolo istituzionale più di quello politico
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