Introduzione di 50 centesimi per il servizio navetta estivo verso le località balneari di Mondello, Sferracavallo e Addaura: è polemica. A seguito dell’annuncio da parte di Amat, è immediatamente scoppiata la contestazione da parte di diversi rappresentanti istituzionali locali che la definiscono come una scelta “ingiusta e penalizzante”.

Scoppia la polemica

A intervenire sono i consiglieri comunali Caterina Meli e Leopoldo Piampiano, insieme al presidente della settima circoscrizione Giuseppe Fiore e ai consiglieri Massimo Vescovo, Vincenzo Raccampo, Salvo D’Asta, Ferdinando Cusimano e Gabriella Ganci, che in una nota congiunta criticano duramente l’Amat.

“L’introduzione del biglietto, seppur simbolicamente basso, rompe con un principio di equità e accessibilità che la città deve difendere – spiegano – Mondello e Sferracavallo sono tra le pochissime spiagge raggiungibili da tutti i cittadini. Inserire un costo rischia di escludere proprio le fasce sociali più fragili”.

Secondo gli esponenti politici, la decisione arriva in un momento delicato, con l’istituzione dell’area pedonale che già limita gli spostamenti: “si crea un doppio ostacolo per residenti e bagnanti. Invece di favorire l’uso del trasporto pubblico, si scoraggia l’accesso al mare”.

Nel mirino anche il presidente dell’Amat, Giuseppe Mistretta, accusato di “non cogliere la funzione sociale del trasporto pubblico, né il valore strategico della costa in ottica turistica e urbana”.

La nota contro Amat

“Mondello e Sferracavallo – si legge in una nota – sono le principali spiagge accessibili ai palermitani, in una città che si affaccia per chilometri sul mare ma offre pochi punti realmente fruibili. Rendere oneroso un servizio finora gratuito significa escludere, di fatto, le fasce più fragili dal diritto a vivere il proprio territorio”.

Poi aggiungono: “penalizzare l’accesso al mare è un errore politico e culturale. Introdurre un costo per il servizio navetta, specie in concomitanza con la chiusura al traffico per l’area pedonale, rappresenta un disservizio per residenti e bagnanti».

I firmatari della nota invitano l’Amat e gli uffici comunali a rivedere la decisione: “fino ad ora il servizio è sempre stato gratuito. Si chiedono fondi adeguati per mantenerne la gratuità, senza gravare sui cittadini. Non possiamo permettere che una misura pensata per migliorare la vivibilità finisca per penalizzare proprio chi ne ha bisogno»