Nello Musumeci ha giurato. Da questa mattina è Ministro della Repubblica Italiana. Nasce, in queste ore, il governo Meloni, il primo esecutivo italiano guidato da una donna. Conta su due ministri siciliani, uno dei quali è proprio l’ex Presidente della Regione. L’altro, Adolfo Urso, lo è di adozione e per discendenza di famiglia essendo nato a Padova ma da genitori di Acireale
L’ex Presidente della Regione ha fatto, dunque, il suo salto di qualità. Per il presidente della Regione, che la coalizione non ha voluto riconfermare in Sicilia, si tratta anche di un risarcimento morale per le amarezze vissute nell’isola. Un risarcimento per aver scelto di farsi da parte e consentire una soluzione delle diatribe siciliane.
Per Nello Musumeci non è la prima volta al governo. In passato ha calcato il palcoscenico politico nazionale ma da sottosegretario. E anche questa volta si parlava, per lui, di un incarico da Sottosegretario. All’Agricoltura nella peggiore delle ipotesi, alla Presidenza del Consiglio nella migliore.
Invece il fondatore di Diventerà Bellissima Movimento confluito in Fratelli d’Italia approda, a 67 anni, al più importante incarico della sua storia politica.
A Musumeci tocca un Ministero ‘pesante’ che può contare su una dotazione di quasi cento miliardi di euro. non sono soldi che può spendere direttamente ma risorse del Pnrr e del fondo di sviluppo e coesione. Toccherà al suo ministero programmare l’impiego di queste risorse con le Regioni del Sud.
I Ministri siciliani sono due. Oltre a Nello Musumeci un dicastero va ad Adolfo Urso. Inizialmente dato come possibile titolare della Difesa, Urso invece siederà sulla poltrona di Ministro allo Sviluppo economico. Proveniente dalla Commissione di Vigilanza sui Servizi segreti, il suo nome era stato fatto anche come possibile candidato alla Presidenza della regione per il dopo Musumeci. una possibilità mai andata oltre il si dice.
I due Ministri siciliani si uniscono alle due più alte cariche dello Stato. Siciliani, infatti, siedono sulle poltrone della prima e della seconda carica dello Stato. Si tratta, naturalmente, del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del Presidente del Senato, Ignazio La Russa.
Alfredo Mantovano è il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.