Sciopereranno giovedì 23 settembre i lavoratori Almaviva di Palermo e si riuniranno in un sit-in che si terrà a piazza Politeama. Lo decidono le segreterie territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Tlc, per “constatare lo stallo della vertenza dopo due incontri al ministero del Lavoro e soprattutto la mancanza di certezza riguardo all’applicazione della clausola sociale ai lavoratori”. Da qui la scelta dello sciopero generale.

Una “scelta unilaterale” dell’azienda

“Ita – aggiungono i sindacati – deve ascoltare le nostre richieste, è assurdo questo atteggiamento e queste scelte unilaterali”. I sindacati hanno inoltre inviato richieste d’incontro urgenti al presidente della Regione, al presidente dell’Assemblea Regionale e un’audizione presso la V commissione Lavoro dell’Assemblea Regionale, al fine, dicono “di garantire il massimo coinvolgimento di tutte le istituzioni del territorio, a sostegno di una vertenza che coinvolge per primi i 570 lavoratori palermitani, ma rischia di generare un effetto di trascinamento su tutto il comparto delle telecomunicazioni che in Sicilia coinvolge oltre 18 mila addetti”.

Anche la politica per salvare il call center

Ieri il Movimento 5 Stelle, su proposta dei deputati Adriano Varrica e Valentina D’Orso, ha chiesto alle altre forze politiche d’impegnare il Governo alla piena tutela occupazionale e reddituale dei lavoratori del servizio clienti di Alitalia. Nuova iniziativa, dunque, per trovare una soluzione alla vertenza Almaviva. La discussione alla Camera della mozione su Alitalia è in programma giovedì 23 settembre. “Abbiamo proposto alle altre forze politiche in Parlamento di inserire un punto dedicato al destino dei 621 lavoratori del servizio clienti di Alitalia nella mozione che verrà approvata giovedì alla Camera dei deputati. Non è giusto, né utile perdere vent’anni di esperienza e professionalità”. Lo dichiarano in una nota i parlamentari nazionali del Movimento 5 Stelle, Adriano Varrica e Valentina D’Orso.

“Soluzioni proposte non all’altezza”

“Le soluzioni ad oggi proposte al tavolo convocato dal Ministero del lavoro – continuano Varrica e D’Orso – non sono affatto all’altezza del difficile momento storico e della situazione che vede coinvolta una società pubblica. Per questo speriamo che tutte le forze politiche si compattino e giovedì con il loro voto impegnino il Governo a garantire la piena tutela occupazionale dei 621 lavoratori del servizio clienti di Alitalia suddivisi tra Palermo e Rende, salvaguardando profili orari e livelli retributivi. Siamo convinti – concludono gli esponenti M5S – che nessuno si tirerà indietro rispetto a questa proposta. Ringraziamo il collega deputato Luciano Cantone che si è fatto promotore di questa iniziativa presso le altre forze politiche”.

 

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