C’erano due scuole ad Aspra, frazione di Bagheria con 7 mila abitanti, ma attualmente sono entrambe inagibili e gli allievi sono costretti a frequentare le lezioni a 4 chilometri di distanza da casa.
L’emergenza si è verificata un anno fa, quando una parte del soffitto della “Castrense Civello“, che ospitava materna, elementari e medie, è crollato. L’altro plesso, “Scordato”, chiuso da alcuni anni, dovrebbe però riaprire a giorni, ma i genitori degli alunni non intendono mandare i loro figli a scuola se prima prima l’amministrazione comunale non divulgherà le documentazioni di collaudo e certificati di agibilità, con relativa scheda antisismica, della struttura previste dalle leggi vigenti. Avevamo chiesto l’acquisto di una struttura prefabbricata, da collocare nell’area limitrofa alla scuola, in attesa del completamento dei lavori, ma il sindaco Patrizio Cinque ci ha detto no senza motivare la sua decisione”.
“Come genitore e come presidente del ‘Comitato Aspra libera’ – spiega Vittorio Salerno – non riesco a capire il perché di tutto questo. Abbiamo già presentato un esposto in Procura sull’accaduto e il nostro legale sta per presentare tutti gli atti anche in Procura.
Il comitato Aspra Libera chiede che il Comune di Bagheria, come promesso, garantisca il servizio di scuolabus per gli alunni. “Sino – aggiunge Salerno – ad ora non abbiamo ricevuto nessuna risposta in merito. Intanto, da luglio chiediamo la convocazione un tavolo tecnico con l’amministrazione Comunale, la Circoscrizione e la dirigente scolastica del plesso Castrense Civello”.
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