Nonostante tutte le voci uscite in queste ore, Renato Schifani ancora, per sua stessa ammissione, non ha pensato alla squadra degli assessori. O meglio, non la ritiene ora un’urgenza. Lo ha detto lo stesso presidente, con una precisazione, riguarda un articolo del quotidiano La Sicilia, che riportava, si legge nella nota,  “nomi e fotografie di ipotetici assessori, dal titolo “Assessori, la prima lista di Schifani: Lombardo vuole i Rifiuti per Russo”. Non è la prima volta che si fanno ipotesi sulla nuova giunta di governo, ma stavolta evidentemente qualcosa deve aver spinto il neogovernatore a precisare la situazione

Altre emergenze

Schifani dice che “in questa fase è impegnato nella gestione delle attuali emergenze della Sicilia e, per questo motivo, non ha ancora aperto il dossier che riguarda la formazione della giunta regionale di governo. A tempo opportuno, soltanto dopo la proclamazione degli eletti, prenderà in esame il fascicolo in questione. Pertanto, le ricostruzioni riportate – prosegue la nota – sono frutto di pura fantasia e tendono strumentalmente a destabilizzare una fase delicata come quella che prelude alla costituzione di una giunta di alto livello, che sarà presto al lavoro nell’esclusivo interesse della Sicilia e dei siciliani. L’auspicio è che giornalisti e giornali abbiano sempre il buon fine di informare attraverso notizie fondate e serie”.

L’attesa romana

Oltre alla varie emergenze che certamente ci sono nella Regione, c’è anche l’attesa di Schifani per quello che sta succedendo a Roma. Il Governatore ha troppa esperienza sulle spalle per non capire le fibrillazioni che ci sono in questo momento tra le varie correnti del Centrodestra, sia in Sicilia che nella Capitale, dove nella formazione del nuovo governo ci sono state scintille, tra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni.

Scintille che potrebbero appiccare un incendio nell’Isola. Per questo motivo, Schifani attende ciò che succede a Roma prima di fare altre mosse interne. Ieri, in un’intervista, ha detto che lui è il garante del Centrodestra in Sicilia, ma sa perfettamente che è un ruolo assai delicato soprattutto in questo momento, dove i giochi di forza sono chiari, ma non troppo, e tutti guardano verso la Capitale. Dunque, Schifani nel formare la sua Giunta, probabilmente attenderà la nascita di quello che dovrebbe essere il Governo Meloni, per poi tirare le somme anche in Sicilia. Usando le scelte fatte a Roma come “schema” per quelle dell’Isola, in modo da avere un “esempio” da utilizzare a chi, certamente, gli chiederà conto e ragione di quanto deciso.