Ivan ha 20 anni, è palermitano, e da quando, a settembre, è iniziata la scuola, non ha mai potuto frequentare nemmeno un giorno di lezioni. Per andare a scuola Ivan, affetto da tetraparesi spastica, ha bisogno del servizio di trasporto e di un assistente igienico-personale che provveda alle sue necessità.

Servizi che sinora non gli sono stati garantiti così come a decine di altri studenti disabili del Palermitano.
I fondi per i servizi ci sono, o forse no, nessuno lo sa dire con certezza né sa indicare quando la situazione tornerà alla normalità o decidere a chi spetta la risoluzione dell’annoso problema che tanto disagio sta creando a numerose famiglie, ledendo nel contempo, il diritto allo studio degli alunni disabili.

Questa mattina di buon’ora, Ivan e la sua coraggiosa mamma, Rosalia Tripi, sono andati a protestare all’ufficio scolastico regionale sperando di essere ricevuti dal dirigente Marco Anello e ottenere qualche risposta.

Insieme a Ivan e Rosalia un gruppo di assistenti igienico-personali che aspettano ancora di tornare al lavoro.
“Stiamo assistendo – dichiara Rino Di Fiore – ad un vergognoso rimpallo di responsabilità tra assessorato alla Famiglia, Comune e Città Metropolitana. Parlano di bandi, stanziamenti, dicono di pazientare. I genitori che possono stanno facendo i salti mortali per portare a scuola i propri ragazzi e accudirli. Intanto qui hanno chiamato la Digos e la Polizia. Noi chiediamo solo che vengano garantiti i nostri diritti, quello dei ragazzi di tornare a scuola ed il nostro di lavorare”.

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