Sono tornati ancora in piazza per ribadire “niente assistenzialismo, fateci lavorare”. Sono i ‘sessantottisti’ della forestale che non sono ancora stati chiamati in servizio. Oltre 6.500 operai in tutta la Sicilia, 2800 nella sola provincia di Palermo, che devono completare le 78 giornate lavorative entro il 31 dicembre.
Dovrebbero occuparsi della manutenzione del territorio e degli interventi di prevenzione incendi, come la realizzazione degli indispensabili viali parafuoco. Invece i sessantottisti sono ancora a casa, perché nessuno sa dove reperire le risorse per pagarli.
Ieri mattina una cinquantina di forestali si sono riuniti presidio, sotto la sede del Dipartimento regionale dello Sviluppo rurale in viale Regionale siciliana, insieme a una delegazione sindacale di Flai, Fai e Uila.
Al momento sono stati chiamati al lavoro sono i forestali che devono svolgere 101 e 151 giornate. Per i sessantottisti non c’è alcuna previsione di disponibilità economica, come denuncia la Flai Cgil Sicilia.
Con le poche risorse disponibili i lavori di manutenzione sono ridotti all’osso. Di viali parafuoco, ad esempio, ne sono stati realizzati solo la metà di quelli necessari. Con grave rischio per il territorio in caso di propagazione di incendi.
Lo scorso anno i lavoratori non riuscirono a completare le 78 giornate: in alcune province furono 70, in altre anche qualcuna in meno. I fondi stanziati ammontano a 60 milioni: sono risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione per il quale è necessario un accordo di programma quadro, una delibera del Cipe, un passaggio alla Corte dei Conti.
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