L’Ars non discuterà una legge per il terzo mandato ai sindaci dei comuni siciliani al di sotto dei 15mila abitanti nonostante il Parlamento nazionale abbia già detto sì. La Sicilia si mette di traverso fra i sindaci dei piccoli comuni e la loro possibilità di riconferma già alla prossima tornata elettorale.
Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo che ha sancito le priorità per sala d’ercole nel prossimo mese e mezzo prima dell’inevitabile sospensione elettorale dovuta alle consultazioni del 9 giugno che riguardano tanto le Europee quanto le amministrative che coinvolgono 37 comuni dell’isola.
La richiesta che veniva dall’Anci
L’Anci, l’associazione dei Comuni, aveva chiesto all’Ars il recepimento della legge nazionale quasi un mese fa ed esattamente con unan nota del 219 febbraio scorso nella quale si chiedeva di introdurre anche in Sicilia, come nel resto d’Italia e in tempo per le prossime amministrative, la facoltà del terzo mandato per i sindaci dei comuni con popolazione fino a 15 mila abitanti.
La nota era stata inviata al presidente della Regione, Renato Schifani, al presidente dell’ARS, Gaetano Galvagno, al presidente della I Commissione Affari Istituzionali, Ignazio Abbate, e all’assessore regionale delle Autonomie locali, Andrea Messina.
I sindaci siciliani diversi da quelli del resto d’Italia
Con il decreto legge varato dal Consiglio dei Ministri non ci sarà limite di mandato per i sindaci dei comuni fino a 5000 abitanti e salirà a tre il limite dei mandati per quelli da 5 a 15 mila abitanti in tutta Italia ma non in Sicilia dove, dunque, in occasione delle elezioni di giugno resterà il limite a due mandati per i sindaci di tutti i comuni.
Per questo l’associazione dei comuni siciliani chiedeva “al Parlamento regionale di procedere in tempi brevi all’approvazione della norma anche nell’Isola” necessaria a uniformare queste disposizioni nel Paese ed eviatre che l’Autonomia fosse uno ostacolo per la scelta dei cittadini siciliani.
Catanzaro, per il Pd è stato un “grave errore”
“La conferenza dei capigruppo dell’Ars ha bocciato a maggioranza la proposta di esaminare la norma di recepimento sul terzo mandato dei sindaci. Ritengo sia stato un errore avere impedito l’esame di questa norma che, dunque, non potrà entrare in vigore in occasione della prossima tornata elettorale per le amministrative in Sicilia come aveva richiesto anche l’Anci” dice Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Ars che nel corso della conferenza dei capigruppo ha votato a favore della calendarizzazione della norma chiedendo che potesse essere discussa già nella seduta d’aula di domani.
Un’idea trasversale, Lombardo “se ne riparli dopo le elezioni”
“Spiace che, nella conferenza dei capigruppo, si sia scelto di non affrontare il tema del terzo mandato per i sindaci dei Comuni fino a 15 mila abitanti. È un argomento da riprendere all’indomani delle elezioni del 8/9 giugno. Siano gli elettori a decidere se confermare o meno un sindaco rivelatosi competente e capace” dice, invece, l’ex presidente della Regione Siciliana e leader Mpa Raffaele Lombardo.
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