No all’aumento solo di un’ora del contratto per i 1.650 lavoratori della Reset e massima trasparenza sui criteri di trasferimento del personale nelle partecipate. La Uiltucs Sicilia chiede che all’amministrazione comunale il rispetto dell’accordo dello scorso anno che prevedeva il passaggio di tutti a 40 ore e la giusta retribuzione in base al livello e alle mansioni svolte. “Un’ora rappresenterebbe solo un’elemosina, equivarrebbe a venti euro al mese netti, è ridicolo” spiega Marianna Flauto, alla guida del sindacato, che fa il punto sulla situazione dopo l’incontro che si è svolto dopo Natale.
Fino ad oggi per la Reset sono stati messi a disposizione 29 milioni. L’amministrazione aveva però rassicurato i sindacati sul fatto che queste somme sarebbero diventate strutturali e che a queste si sarebbero aggiunti i risparmi dell’Iva e sarebbero state implementate le convenzioni con le altre società. Il sindaco invece ha annunciato che per il 2016 ci saranno a disposizione, oltre ai 29 milioni, altri 2 milioni messi dal Comune e che quindi potrà garantire al momento solo un’ora in più ai lavoratori. “Non siamo disponibili ad accettare un’elemosina – dice Flauto – perché non garantisce alcun ristoro economico ai lavoratori e non dà dignità a un lavoro che stanno svolgendo”.
Il sindaco ha spiegato che l’aumento delle ore potrà avvenire solo dopo che attiverà altre leve come l’esodo incentivato e la mobilità da Reset ad altre partecipate. La Rap e l’Amat necessitano di autisti, Amap e Amg cercano addetti alla manutenzione e alla Sispi posso essere trasferiti subito dalla Reset dieci impiegati. “Abbiamo chiesto di avere numeri chiari – aggiunge Flauto – e vogliamo conoscere i criteri con cui si impiegheranno i dipendenti della Reset nelle altre partecipate”. Riguardo all’esodo incentivato infine, l’amministrazione ha annunciato un bando per un ulteriore esodo che interesserà una ventina di lavoratori della Reset. Saranno riconosciuti 5 mila euro a chi lascerà entro il 2016 e 10 mila entro il 2017.
(nella foto operai reset al lavoro)
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