“La Regione Siciliana sancisca lo stop al nucleare in Sicilia e al transito ed alla presenza, anche transitoria, di materiali radioattivi e/o nucleari non prodotti nel territorio regionale”.

Lo prevede un disegno di legge a firma dei deputati regionali di Diventera’Bellissima- Alessandro Aricò, Giorgio Assenza, Pino Galluzzo, Giusi Savarino e Giuseppe Zitelli- redatto sulla base dei principi costituzionali e delle competenze esclusive in materia di urbanistica ed ambiente attribuite dallo Statuto Speciale nonché delle attribuzioni in via concorrente in materia di salute pubblica, protezione civile e governo del territorio di cui al
terzo comma dell’articolo 117 della Costituzione.

Aricò sottolinea: “Siamo al fianco del presidente Nello Musumeci, il quale ha tempestivamente istituito un Gruppo di lavoro che elaborerà le motivazioni a sostegno della ferma contrarietà della Regione alle proposte della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee”.

“Il piano del Governo nazionale pubblicato dalla Sogin appare assolutamente irrazionale e mette a rischio, laddove dovesse essere attuato, la sicurezza ambientale e sanitaria delle popolazioni dei territori interessati”, proseguono i firmatari del disegno di legge sostenendo che “le scelte strategiche avviate negli anni dalla Sicilia sono state indirizzate verso la valorizzazione dei beni culturali, del turismo, del rilancio del territorio e dei
prodotti tipici del settore agroalimentare, in una dimensione di attrattività turistica e naturalistica, circostanza certamente incompatibile con la pubblicazione del piano in oggetto ma soprattutto assolutamente in contrasto con quello che potrebbe essere definito come un territorio nuclearizzato”.

Intanto stamane l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Alberto Samonà (Lega) ha convocato per lunedì mattina le Soprintendenze per i Beni Culturali e Ambientali delle province di Palermo, Trapani e Caltanissetta e la direzione del Parco Archeologico di Segesta, sul tema dei siti siciliani, individuati dal governo nazionale quali possibili destinazioni per un deposito di scorie nucleari.
A renderlo noto è lo stesso assessore Samonà sul suo profilo Facebook: “L’intervento delle Soprintendenze – scrive – potrà contribuire a fornire un autorevole parere tecnico su una scelta che rischia di essere in contrasto con l’obiettivo della conservazione e della tutela del paesaggio, sancito dal Codice dei Beni Culturali”.
“In Sicilia – sottolinea Samonà – il paesaggio è un elemento indifferibile, espressione di valori naturali, morfologici, storici, culturali ed estetici. Pertanto, anche in relazione alla naturale vocazione turistico-culturale e ambientale della nostra Isola, per il governo regionale è impensabile che possano sorgere depositi di stoccaggio di rifiuti radioattivi nei territori di Trapani, Calatafimi-Segesta, Petralia Sottana, Castellana Sicula e Butera”.