La nomina di Francesco Vazzana a direttore dell’Arpa Sicilia era legittima. I giudici della Corte d’Appello della sezione lavoro, presieduti da Cinzia Alcamo, hanno ribaltato il giudizio di primo grado. Francesco Vazzana è difeso dagli avvocati Giuseppe Minio e Massimiliano Marinelli.

Si attende la pubblicazione delle motivazioni. Alla luce della prima sentenza Vazzana si era dimesso. Secondo i giudici di primo grado i requisiti di Vazzana erano apparsi “assai blandi” e il giudice aveva contestato anche “una palese violazione” del sistema di regole che disciplina il conferimento dell’incarico.

Secondo le norme nazionali e statali gli aspiranti direttori generali devono avere una laurea nel settore ambientale e almeno una esperienza quinquennale di direttore tecnico o amministrativo, in strutture private o pubbliche, negli ultimi dieci anni. Requisiti che non sarebbero stati in possesso dell’ex direttore dell’Arpa.

Adesso secondo quanto stabilito dai giudici di appello non è così e l’incarico poteva essere conferito a Vazzana.

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