La corte d’appello di Palermo, ribaltando la sentenza di primo grado, ha assolto con la formula perché il fatto non sussiste, dall’accusa di false comunicazioni alla Commissione di vigilanza sulle società calcistiche (Covisoc) il commercialista ed ex presidente del Palermo Calcio Giovanni Giammarva.

In primo grado venne condannato ad 8 mesi e 10 giorni

In primo grado, col rito abbreviato, aveva avuto 8 mesi e dieci giorni e l’interdizione temporanea dai pubblici uffici.

Processo è tranche di procedimento più ampio

Il processo è una tranche del procedimento che vedeva imputato, tra gli altri, l’ex patron del club rosanero Maurizio Zamparini, accusato di falso in bilancio e false comunicazioni sociali agli organi di vigilanza. Il troncone principale è ancora in corso: per Zamparini, nel frattempo deceduto lo scorso 1 febbraio, è stata dichiarata l’estinzione del reato per morte del reo.

La tesi della Procura

Secondo l’impianto della Procura, Giammarva avrebbe concorso, quando era presidente del Palermo, nel rappresentare alla Covisoc una falsa situazione patrimoniale della società calcistica. La vicenda ruota attorno alla Mepal srl, società nata per la commercializzazione dei prodotti rosanero di cui Zamparini era l’amministratore di fatto e che, per i pm, sarebbe stata usata come una sorta di ‘cassaforte’ per mettere al riparo le disponibilità correnti della società dalle procedure esecutive dell’Erario, nei cui confronti il club era esposto per milioni di euro fino al 2017.

Per rendere possibili tali spostamenti di denaro, sarebbero stati simulati dei finanziamenti verso la Mepal. La Mepal è stata ceduta per 40 milioni a una società con sede in Lussemburgo, la Alyssa, che, per gli inquirenti, sarebbe comunque sempre riconducibile a Zamparini.

Secondo la Procura il valore del marchio sarebbe stato nettamente inferiore e la sopravvalutazione avrebbe consentito di creare una sorta di riserva monetaria poi reimpiegata per ripianare il bilancio in rosso di 27 milioni di euro della Us Città di Palermo.

Secondo l’accusa, peraltro, l’operazione di cessione sarebbe stata fittizia visto che la Alyssa di fatto era della famiglia Zamparini. Giammarva era difeso dall’avvocato Tony Gattuso.