Casse vuote per la formazione professionale siciliana. Per i 695 corsi di formazione professionale, ripartiti dopo tre anni di stasi, mancano gli stanziamenti da parte della Regione. La denuncia arriva da una nota dei sindacati che rappresentano gli enti di formazione siciliani.

Con una lettera indirizzata al presidente della Regione Nello Musumeci, agli assessori regionali Roberto Lagalla e Gaetano Armao, oltre che ai dirigenti Salvatore Taormina e Giovanni Bologna, i sindacati i Anfop Sicilia, Asef Italia, Assofor, Cenfop Sicilia, Forma Sicilia e Iform denunciano che, malgrado il bilancio della Regione sia stato pubblicato lo scorso 26 febbraio, i capitoli relativi alle attività dell’Avviso 2/2018 non risultano attivi e quindi nessun mandato di pagamento può essere prodotto dal dipartimento Istruzione e formazione professionale.

Solo il 10% dei corsi già attivati, molti dei quali stanno già per essere completati, hanno ricevuto metà del finanziamento. “A fronte di uno stanziamento di 125 milioni di euro – denunciano le sigle sindacali – i corsi sono ripartiti nel novembre dello scorso anno con le sole forze degli enti che hanno anticipato tutte le spese”.

Il rischio è che molti corsi, che stanno per concludersi, non riceveranno in tempo gli stanziamenti. Per i sindacati di categoria è paradossale anche che risulta al momento impossibile richiedere il secondo acconto, vista la mancanza del modello di richiesta e il non funzionamento del sistema informatico. Ancora una volta a farne le spese sono i migliaia di operatori impegnati nel comparto Formazione. Ora gli enti hanno grosse difficoltà e questo potrebbe portare alla sospensione dei corsi.

 

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