Si svolgerà a Villa Zito a Palermo, il 2 marzo alle 16,30, l’incontro “Gli orti urbani. Nuova geografia della città” nell’ambito del ciclo “Le città al centro dei processi di cambiamento culturale, economico e sociale” promosso dalla Fondazione Lauro Chiazzese per l’Arte e la Cultura.

Nei grandi processi di cambiamento, climatici, economici, sociali, si impone il ruolo delle città. Esse rappresentano nel loro insieme il luogo, oggi, più abitato del pianeta, il centro di produzione e di distribuzione dei consumi, della trasformazione delle risorse naturali, del degrado delle materie prime, dei consumi idrici e dell’energia. I fenomeni urbani di crescita demografica e di consumo del suolo, hanno determinato conseguenze complesse nello sviluppo delle città, nell’uso dello spazio, negli stili di vita e nel rapporto tra l’individuo e ambiente.

In positivo, molti studi anche recenti le accreditano come i luoghi dove la creatività si incrocia con disponibilità tecnologiche e nuove costellazioni sociali. La città, quasi organismo vivente, utilizza i flussi delle diverse energie che la percorrono, anche intellettuali e culturali, come capacità di dare risposte innovative, di proporre soluzioni. E’ in questo modo che mantiene e amplia la sua capacità d’attrazione, pur operando nello squilibrio tra il crescere dei problemi e della loro difficoltà e la vivibilità quotidiana. La città resiliente.

Le indicazioni delle Nazioni Unite richiamano a meglio definire proprio il ruolo delle città nelle politiche culturali e ambientali, per la conservazione, protezione e miglioramento della qualità dell’ambiente vitale, acqua, aria, suolo, e biodiversità. Individuano a questo scopo vari strumenti di applicazione: pianificazione territoriale, coordinamento delle differenti politiche pubbliche, educazione e informazione, le Agende 21 locali, in modo da assicurare un un’evoluzione sociale ed economica che migliori la qualità della vita attraverso attività che soddisfino gli obiettivi dello sviluppo durevole e sostenibile.

L’elenco delle iniziative concrete fa riferimento a quanto, emerso da tempo dalle indicazioni dell’economia circolare, è proposto con continuità e insistenza: riqualificazione e ricomposizione urbana; manutenzione del territorio, del suo assetto idraulico e antisismico, delle reti che lo ricoprono; ciclo integrato dei rifiuti per la loro riduzione e trasformazione in risorsa ancora utilizzabile; abbattimento degli inquinanti con efficaci tecnologie “soft”; ristrutturazione delle reti di trasporto delle persone e delle merci; fonti energetiche rinnovabili per la mitigazione dei cambiamenti climatici e per la realizzazione della smart city; agricoltura urbana per la sicurezza alimentare; valorizzazione dei beni storici, culturali e paesaggistici. Rappresentano un’occasione e gli elementi concreti per la transizione dalla produzione di quantità alla qualità.