“Il depotenziamento delle strutture sanitarie in Sicilia che garantiscono ai cittadini il diritto alla salute e la paventata chiusura di alcuni presidi ospedalieri, destano apprensione e preoccupazione”. E’ la posizione dei vescovi delle diciotto diocesi siciliane al termine della riunione della Conferenza episcopale siciliana, a Caltagirone.
Il riferimento è al piano di razionalizzazione che interesserebbe circa 150 reparti nell’Isola e che ha scatenato la protesta dei cittadini e dei sindaci.
Il governatore Rosario Crocetta ha chiesto un confronto con il ministero della Salute. I vescovi auspicano che i criteri di riorganizzazione della sanità “siano ispirati alla dignità della persona umana, salvaguardando le zone disagiate e periferiche della nostra regione”.
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