La giunta palermitana ha approvato nei giorni scorsi un piano d’interventi atti a favorire la ripresa economica delle attività legate a ristorazione e affini, quindi anche bar-pub e del turismo. Il documento prevede una semplificazione delle procedure ma anche il taglio dei costi legati alle imposte locali e la pedonalizzazioni per ampliare le aree da destinare ad attività pubbliche.

Soddisfazione esprime il Partito Democratico per la “tempestività” del provvedimento che servirà a favorire la ripresa economica di commercianti e imprese, accogliendo il contenuto dell’ordine del giorno proposto dal gruppo del PD in Consiglio Comunale. Il consigliere Pd, Milena Gentile non lesina di criticare alcuni colleghi dell’opposizione, tra cui i consiglieri di Sicilia Futura, che “con atteggiamento poco lungimirante – dice -, si sono rifiutati di prendere in considerazione nel corso delle sedute a Commissioni congiunte e di portare all’approvazione in occasione dell’ultima seduta di Consiglio comunale del 22 maggio”. Secondo Gentile, che aveva messo a segno la proposta poi presa in carico dalla giunta, il Consiglio ha perso l’occasione  di agire da protagonista,.

Il piano, in particolare, si articola in tre fasi: semplificazione delle procedure autorizzative, allargamento delle categorie di commercianti che possano richiedere l’uso del suolo pubblico e, soprattutto, un notevole numero di pedonalizzazioni in tutti i quartieri della Città. “L’auspicio è raggiungere – dice Milana Gentile – , nel breve tempo a disposizione, un risultato pianificatorio e concessorio snello, efficace ed esteticamente adeguato alla bellezza della nostra Città. Così da offrire a commercianti e ristoratori l’opportunità aggiuntiva di occupare spazi all’aperto attualmente destinati a invasi stradali o piazze, evitando però che la città diventi un immenso accampamento a cielo aperto”.

Secondo la proposta sarà importante adottare un Piano Sperimentale e Transitorio che individui “a macchia di leopardo” in tutti i quartieri della città, a partire dalle borgate marinare, strade e/o piazze da pedonalizzare in via sperimentale, dove creare una o più comfort-zone con bar, ristoranti, trattorie e stand per la vendita di prodotti locali. Una novità importante, in deroga alle prescrizioni del Regolamento, sarebbe il ricorso a dehors posti in prossimità delle attività commerciali che ne facciano richiesta e non necessariamente sulla proiezione ortogonale delle stesse.  “È necessario che l’Amministrazione comunale adotti misure tempestive facendo dell’emergenza un’occasione di rilancio della vivibilità e dell’attrattività della Città, sia per le cittadine e i cittadini che per i visitatori e i turisti, anziché perdere tempo in contrasti personali tra Consiglieri e atteggiamenti che non hanno nulla di istituzionale” –  dichiara il Capogruppo del Pd Rosario Arcoleo.

Oltre alla “sburocratizzazione” delle procedure per le richieste legate all’occupazione di suolo pubblico e  tutte le possibili esenzioni ed agevolazioni per tutte le attività economiche legate alla fiscalità locale, il comune ha previsto l’istituzione di ben 69 aree pedonali al fine di concedere il suolo pubblico alle attività che necessitano spazi più ambi al fine di mantenere le distanze di sicurezza imposte dalle normative anti covid.

Il progetto prevede grandi e piccole aree pedonali in diverse aree della città da nord a sud, in zone più o meno vocate al turismo, oltre quelle già previste nel centro storico, da Sferracavallo ad Acqua dei Corsari, passando per Uditore, Brancaccio, Baida, Molara, Zisa, Guadagna, Danisinni, e tanti altri quartieri, oltre come detto quelle già programmate nel centro storico fra cui la Vucciria.

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