Solo cinque gli assessori dell’attuale governo regionale che, come si dice in gergo, ‘mangeranno il panettone’. Il governatore Rosario Crocetta, ormai certo di ricandidarsi, vuole mettere in campo il vero governo del presidente tagliando fuori gli assessori che siano chiare espressioni di partito. “In fondo – è il ragionamento che sta alla base di questa scelta – se il Pd non mi appoggia per la riconferma perchè dovrei tenere in campo gli assessori Pd”.

Crocetta sarebbe pronto per annunciare un rimpasto a sorpresa e lo farebbe prima del referendum. Addirittura starebbe ragionando di lanciare nell’agone politico una simile mossa il prossimo 2 dicembre in occasione della visita di Renzi che sarà nell’isola per la chiusura della campagna referendaria. D’altronde Crocetta convoca quasi sempre conferenze stampa o fa mosse a sorpresa nei giorni delle visite dei leader. Vuole stare sempre al centro della scena e non accetta che gli venga rubata da alcuno.

L’idea, però, potrebbe non andare in porto, non ci sono i tempi e soprattutto non ci sono gli uomini per fare questo colpo di mano oltre ad essere abbastanza scortese.

Fuori tutti, dunque, con una sola eccezione per non dispiacersi, però, proprio Renzi e per avere, comunque, un responsabile da additare se qualcosa va storto sul fronte dei conti, insomma un problema in meno e un capro espiatorio in più: Alessandro Baccei.

Oltre Baccei nella giunta Crocetta sexies resterebbero la fedelissima Mariella Lo Bello, l’assessore al lavoro pluriminacciato ed avvicinatosi agli amici di Crocetta nelle ultime settimane soprattutto dopo la diaspora Udc, Gianluca Micciché, l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Giovanni Pistorio e, forse ma solo forse, l’assessore al territorio Maurizio Croce unico esponente della formazione centrista che fa capo all’ex Ministro Cardinale, vicino ai renziani ma sempre pronto a rispondere a Crocetta.

Dunque 5 assessori in campo e sette da nominare. Secondo questa voce insistente di corridoio a saltare sarebbero gli assessori politici del Pd più Vania Contrafatto, Pm in aspettativa che avrebbe la colpa di non aver seguitio le indicazioni crocettiane nella vicenda dei rifiuti e di essere vicina al sottosegretario all’istruzione Davide Faraone. ma salterebbe anche l’assessore all’agricoltura Antonello Cracolici, di corrente opposta e l’assessore alla salute Baldo Gucciardi e perfino il catanese Anthony Barbagallo al turismo e il titolare di Istruzione e formazione Briuno Marziano. In casa ex Udc andrebbe via l’assessore allle autonomie locali Luisa Lantieri troppo vicina all’ex presidente della Regione Totò Cuffaro (ma non se ne erano accorti prima). Niente più spazio neanche ai tecnici in quota Ncd come Carlo Vermiglio.

Dunque sette posti liberi. chi viene a coprirli. Per scegliere i fedelissimi sostituti il Governatore sembra aver lanciato una sorta di contest politico. Sarebbero almeno due le persone contattate per ciascun incarico, una quindicina in tutto, qualcuno anche con indicazioni del tipo “scegliti l’assessorato”, ma la risposta sarebbe stata sempre la stessa. “grazie no”.

Nessuno vuol fare l’assessore di Crocetta per questo corso di legislatura, nove o dieci mesi all’incirca di governo. in primo luogo perchè elettoralmente non sembra un buon viatico per candidarsi. E chi non ha intenzione di presentarsi alle prossime consultazioni non vede di buon occhio la scarsa autonomia. Il progetto politico, infatti, passa attraverso un nuovo esercizio provvisorio che porterebbe a bloccare tutto fino a maggio inoltrato quando il bilancio dovrà obbligatoriamente arrivare in gazzetta. Da lì all’estate resta davvero poco e subito dopo è tempo di campagna elettorale.  Insomma ‘assessori pupi’ per dirla alla siciliana. Ed è davvero difficile trovarne chi abbia voglia di far questa ‘comparsata’.

A bocce ferme, dunque, l’ultima trovata del governatore potrebbe non vedere mai la luce ma i pensieri ‘politici’ del governatore sono comunque imprevedibili come la Sicilia ha imparato in questi quattro anni.

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