A luglio il 27 per la precisione, il cda di Gesap, la società che gestisce l’aeroporto Falcone Borsellino, si era riunito per affrontare importanti decisioni.

Era stato approvato il bilancio e si sarebbe dovuto dimettere l’intero cda.

Il primo punto è stato affrontato e approvato, il secondo era stato rimandato a settembre. C’era da valutare la posizione del presidente Fabio Giambrone, dirigente del Comune di Palermo, aveva presentato un parere al ministero sulla possibilità di continuare a ricoprire incarichi anche nelle partecipate del Comune.

Cioè se fosse o meno compatibile.

In base alla legge Madia la questione non è del tutto chiara. Poi c’è anche la possibilità che Fabio Giambrone possa essere chiamato dal sindaco Orlando in giunta per ridare vitalità alla amministrazione attaccata dall’opposizione, ma anche dalla maggioranza.

Una scelta questa che secondo i ben informati non sembra tanto allettare il presidente Giambrone.

Domani si saprà tutto. Domani c’è l’assemblea dei soci che dovrebbe votare il nuovo Cda. E poi una conferenza stampa già convocata.

Anche in questo caso ci sono indiscrezioni. Il nuovo amministratore delegato sarebbe Giovanni Scalia, già nell Cda. Presenterà il posto di Giuseppe Mistretta. Natale Chieppa farà il direttore generale.

Anche in Confcommercio ci sarà un cambio. Alessandro Albanese prenderà il posto di Giuseppe Todaro, che tante battaglie ha fatto per riportare la legalità in Gesap. Tante denunce tanto lavoro in silenzio per cercare di rendere Gesap una società sana dopo la bufera giudiziaria che aveva travolto la gestione di Carmelo Scelta.

Una scelta questa che fa storcere il naso i sindacati. “Lo vedremo alla prova – dicono i sindacati – Todaro è stata una garanzia per tutti e dobbiamo rendere il giusto tributo ad un uomo che continua a fare tanto per questa regione”.

La casella più importante quella di presidente potrebbe non essere più ricoperta da Giambrone.  Ma ormai manca poco per conoscere quale sarà il futuro politico del braccio destro di Leoluca Orlando.

Non si sa ancora quale sarà la sorte di Giuseppe Mistretta attuale amministratore delegato.

Non sarà una riunione semplice. C’è più di qualche mal di pancia tra i soci. “Anche se deteniamo il 3 per cento – dicono non possiamo ogni volta arrivare in assemblea senza conoscere le carte. Spesso è successo di apprendere quanto dovremmo discutere direttamente nel corso dell’assemblea. Mi sembra una scelta poco rispettosa del nostro ruolo”.

Il momento per lo scalo palermitano è molto delicato. E’ uno scalo in crescita, ma c’è sempre l’incognita della privatizzazione.

“A nostro avviso – dicono i ben informati – questo potrebbe essere il cda che porta alla privatizzazione della gestione dello scalo. Per questo bisogna stare molto attenti su quanto succederà già dai prossimi mesi”.