Nuovo colpo della banda spacca vetrine a Palermo. Sono stati rubati contanti, sigarette e gratta e vinci al Maxi bar in viale Regione Siciliana via Maria Santissima Mediatrice.

Il colpo

Dopo aver preso a mazzate la porta d’ingresso sono entrati e hanno portato via soldi e merce per un totale di circa 3 mila euro. Sull’episodio indaga la polizia. A lanciare l’allarme è stato un automobilista che, passando davanti al bar intorno alle 2, ha notato la vetrina in frantumi. Sono intervenuti gli agenti delle volanti che hanno constatato il danneggiamento e il furto. Grande sconforto per il titolare dell’attività che dovrà fare l’inventario per verificare l’esatto ammontare della refurtiva.

“Siamo ancora un po’ sotto choc. Tra l’altro è il secondo episodio nel giro di due mesi”, si limitano a commentare i gestori del bar. Gli investigatori hanno acquisito le immagini riprese dall’impianto di sicurezza che avrebbe inquadrato l’irruzione dei ladri – due stando all’analisi dei video – che poi si sarebbero allontanati a bordo di un’auto. Eseguiti anche i rilievi all’interno dell’attività.

La denuncia di un commerciante

Un commerciante trapiantato a Palermo perseguitato dalla banda spacca vetrine. Per tre volte il suo locale è stato preso di mira in pochi anni. L’esercente è sicuro che non sia una casualità ma che qualcuno voglia male a lui e alla sua attività.

Locale nel cuore del centro storico

Banda degli spacca vetrine in azione questo fine settimana anche contro il ristorante “Sciù Rum”, che si trova in piazzetta Vincenzo Bonelli. Si tratta della zona di via Maqueda a Palermo. Ignoti, la notte tra sabato e domenica, hanno prima provato ad entrare dall’ingresso principale. Ma non riuscendoci, hanno deciso di spaccare la vetrata del retro, dove c’è la cantina, e sono entrati nel locale rubando alcuni vini. La scoperta solo domenica mattina da parte del titolare, Nasser Ayazpour, iraniano approdato a Palermo oltre 20 anni fa. Lo straniero si è innamorato della città e ha deciso di aprire un ristorante proprio nel cuore del centro storico.

La storia dell’esercente trapiantato

Nasser è un rifugiato politico, un commerciante, un collezionista, un imprenditore che oggi è molto amareggiato per quanto avvenuto nel proprio locale. Non si tratta del primo danneggiamento ma, come ha raccontato a gds.it, del terzo. La prima volta che i ladri si sono introdotti nel locale è stato prima del Covid. In quell’occasione, sono stati portati via vini. Poi, lo scorso anno, ma si è trattato soltanto di un danneggiamento senza alcun furto.

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