Un commerciante trapiantato a Palermo perseguitato dalla banda spacca vetrine. Per tre volte il suo locale è stato preso di mira in pochi anni. L’esercente è sicuro che non sia una casualità ma che qualcuno voglia male a lui e alla sua attività.

Locale nel cuore del centro storico

Banda degli spacca vetrine in azione questo fine settimana anche contro il ristorante “Sciù Rum”, che si trova in piazzetta Vincenzo Bonelli. Si tratta della zona di via Maqueda a Palermo. Ignoti, la notte tra sabato e domenica, hanno prima provato ad entrare dall’ingresso principale. Ma non riuscendoci, hanno deciso di spaccare la vetrata del retro, dove c’è la cantina, e sono entrati nel locale rubando alcuni vini. La scoperta solo domenica mattina da parte del titolare, Nasser Ayazpour, iraniano approdato a Palermo oltre 20 anni fa. Lo straniero si è innamorato della città e ha deciso di aprire un ristorante proprio nel cuore del centro storico.

La storia dell’esercente trapiantato

Nasser è un rifugiato politico, un commerciante, un collezionista, un imprenditore che oggi è molto amareggiato per quanto avvenuto nel proprio locale. Non si tratta del primo danneggiamento ma, come ha raccontato a gds.it, del terzo. La prima volta che i ladri si sono introdotti nel locale è stato prima del Covid. In quell’occasione, sono stati portati via vini. Poi, lo scorso anno, ma si è trattato soltanto di un danneggiamento senza alcun furto.

Danni al locale

“Sabato sera abbiamo lavorato come sempre e chiuso il ristorante intorno alle 4,30, dopo averlo pulito – racconta il commerciante -. L’indomani l’amara sorpresa. Non è la prima volta che qualcuno ci prende di mira. Il valore dei vini rubati è irrisorio se paragonato al danneggiamento: vetri e porte rotti, sedie e tavoli danneggiati, oltre a tutto il tempo speso nel sistemare il locale”.

“Qualcuno ci vuole male”

“In questi anni ho cercato di dare decoro all’area dove si trova il mio locale – aggiunge Nasser -, pulisco giornalmente il piazzale. L’ho abbellito con i fiori e ho provveduto all’illuminazione ma il risultato è questo. Ho messo tanta passione ma c’è qualcuno che ci vuole male e fa tutto ciò solo per danneggiarci. Occorre cambiare mentalità e spero che fatti del genere non accadano più”. Ecco perchè il commerciante di sente perseguitato. In via Maqueda sono intervenuti i carabinieri che hanno effettuato tutti i rilievi del caso e aperto un’indagine. L’eventuale presenza di telecamere nella zona potrebbe essere d’aiuto per risalire agli autori del gesto.

Anche una gioielleria

In questo fine settimana c’è stato un altro colpo della banda spacca vetrine a Palermo. Dopo alcune tabaccherie e le agenzie di scommesse di mezza città, nel mirino stavolta è finita una gioielleria. La “banda della spaccata” è tornata colpire, questa volta in via Torrearsa, nel quartiere Libertà. Nella notte tra venerdì e sabato i ladri hanno mandato in frantumi la vetrina dell’attività ReOro e hanno portato via orecchini, bracciali e orologi per migliaia di euro. Ancora da quantificare l’esatto ammontare del bottino.

Articoli correlati