I carabinieri della Compagnia di Siracusa hanno arrestato al termine delle indagini, su ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Siracusa 3 persone autrici, nelle ultime due settimane, dei furti con “spaccata” ai danni di diverse attività commerciali.
Due uomini ed una donna incinta
Gli arrestati, 2 uomini di 30 anni e una donna di 25, tutti con precedenti, avevano ruoli ben definiti. I 2 uomini sfondavano le vetrine con uno scooter rubato per consumare i furti, mentre la donna, peraltro in stato di gravidanza, faceva da palo ed aspettava i complici con un’autovettura per allontanarsi velocemente.
I colpi
In sole due settimane con lo stesso metodo sono stati messi a segno almeno 9 colpi. Durante le indagini è emerso che i malfattori, qualora fermati dalle forze dell’ordine, si sarebbero giustificati fingendo di accompagnare la donna in ospedale. Tra le attività colpite figurano, bar, sale scommesse, rivendite di tabacchi ed un centro sportivo.
Scooter rubati
Almeno due gli scooter rubati per essere utilizzati come ariete per sfondare le vetrine. Durante gli arresti e le perquisizioni sono stati trovati anche gli indumenti utilizzati durante i furti, sequestrati come ulteriore prova a carico degli arrestati che, comunque, essendo noti alle forze dell’ordine, erano stati identificati dall’analisi dei sistemi di videosorveglianza.
Donna ai domiciliari
I due uomini sono stati accompagnati in carcere, mentre la ragazza, visto il suo stato di gravidanza, è stata sottoposta all’obbligo di dimora con permanenza in casa durante l’orario notturno. Nelle prossime ore saranno sentiti dallo stesso gip che ha firmato le misure cautelari nel corso dell’interrogatorio di garanzia.
Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Siracusa, alcuni giorni fa, nelle more della chiusura delle indagini e nel fornire rassicurazione sulla identificazione degli autori dei furti, ha incontrato i vertici della Confcommercio chiedendo la collaborazione degli esercenti nel non lasciare soldi all’interno delle casse così da disincentivare tali attività delittuose.
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