Il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, “alla luce delle recenti notizie in ordine alle ulteriori fiamme riscontrate stamane a Monte Pellegrino, che lambiscono il castello Utveggio – si legge in una nota – ha personalmente telefonato al direttore Battaglia, responsabile del settore, per chiedergli una immediata e tempestiva relazione sull’accaduto. Ciò anche al fine di procedere a necessarie determinazioni, nel caso di dolosità dell’evento o negligenza nei precedenti interventi”.

Il nuovo incendio a Monte Pellegrino

Ancora un incendio nella zona del Castel Utveggio a Monte Pellegrino. Da questa notte i forestali sono impegnati nel cercare di circoscrivere le fiamme. E da questa mattina sono impegnati anche due elicotteri del Corpo Forestale che fanno la spola dal mare alla montagna per contrastare il rogo.

Nuovo incendio nella stessa area di Ferragosto

L’incendio è divampato in una zona non distante dai luoghi colpiti dai roghi della notte di Ferragosto e di ieri ma l’entità, fanno sapere, è decisamente inferiore. Il fatto che gran parte della vegetazione sia già andata in fumo, inoltre, evita il rapido propagarsi del fuoco.

Ancora viva la ferita di Ferragosto

E’ ancora recentissima la ferita per l’incendio di Ferragosto che ha aggredito la zona sottostante il castello Utveggio. Le fiamme sono arrivate nei pressi alla struttura costruita nel secolo scorso ed ultimata nel 1933.

Centinaia di curiosi in via Monte Pellegrino osservavano, preoccupati, le scene con apprensione. L’incendio è divampato attorno alla mezzanotte. Le fiamme, vista l’altezza, sono rimaste visibili a lungo da molte zone della città.

“L’incendio che è divampato su Monte Pellegrino potrebbe essere stato innescato da un razzo, o gioco d’artificio, sparato da via Bonanno verso la parete rocciosa”. E’ questa l’ipotesi più probabile su cosa abbia appiccato le fiamme che tanti danni hanno provocato.

“Mi sembra difficile che sia stato un errore. Qualcuno voleva provocare danni che potevano bloccare i cantieri di rimboschimento che ci sono dopo la devastazione dell’incendio di sette anni fa del 16 giugno 2016” ha, però, sostenuto il direttore della riserva di Monte Pellegrino Giovanni Provinzano.

Protezione Civile, “Incendi non dolosi su Monte Pellegrino”

Il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, in merito all’incendio che a Palermo ha lambito il castello Utveggio, “ha interpellato – si legge in una nota – il responsabile della Protezione civile regionale, Salvatore Cocina, che lo ha tempestivamente rassicurato sulla assenza di indizi di dolo sulle residue fiamme di Monte Pellegrino”. “Si tratta di piccoli punti fuoco sparsi, inarrivabili dal personale se non dagli elicotteri – è stato riferito al Governatore -. Sono dei grossi alberi secchi caduti negli anni passati che stanno bruciando lentamente. Il tutto, quindi, senza pericolo di ripresa. In assenza di auto spegnimento, gli elicotteri interverranno”.

“Il presidente Schifani ha ringraziato il Responsabile della Protezione civile per il monitoraggio continuo e tempestivo, realizzato con scrupolo dall’organismo da lui diretto, ed ha avuto assicurazioni nel contempo di immediato e aggiornamento in tempo reale della vicenda”, conclude la nota.

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