Nel Consiglio comunale di Siracusa, tenutosi ieri sera per parlare della crisi della zona industriale, il parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata, ha lanciato una stoccata al Governo regionale, accusato della paralisi per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa.
Secondo quanto riferito in aula, al quarto piano di Palazzo Vermexio, dal deputato meloniano l’amministrazione dell’isola deve ancora sciogliere la riserva sulle caratteristiche dell’ospedale, se, insomma, sarà un Dea di secondo livello o di primo.
Cannata, “ministero della Salute attende risposte dalla Regione”
“Cerchiamo di dare delle notizie aggiornate in merito al nuovo ospedale di Siracusa: dovete sapere che non dipende dal Governo nazionale, dal Ministero della Salute che stanno attendendo dalla Regione delle risposte affinché si chiarisca se sarà un ospedale Dea di secondo livello o no e se sarà realizzato secondo gli standard previsti” ha detto nel corso del suo intervento il deputato nazionale di FdI, Luca Cannata intervenuto dopo che il parlamentare regionale di Forza Italia, Riccardo Gennuso, anche lui in aula, aveva affermato che l’iter era bloccato da Roma.

Gennuso, “aspettiamo parere da Roma”
“Sul nuovo ospedale forse mai ci sono stati tutti questi fondi per la provincia di Siracusa. Oggi noi aspettiamo l’ultimo parere che deve arrivare da Roma – ha detto Gennuso in aula – per presentare il progetto esecutivo e poi andare in gara. Ma questa non è una cosa che mi sogno io. È qualcosa che ho ricevuto per iscritto dal direttore generale, dal commissario del nuovo ospedale. Quindi quando si parla di fantasia o di carta straccia, carta straccia è finita”.
“Iter bloccato dalla Regione”
Il deputato nazionale di Fratelli d’Italia ha poi argomentato la sua risposta, affondando il colpo sulle responsabilità del Governo regionale. “Giovedì avrò un appuntamento – ha detto Cannata – con il commissario straordinario per la costruzione del nuovo ospedale, l’ingegnere Guido Monteforte, con cui sono in contatto, così come con il ministero della Salute per verificare l’andamento dell’iter. E posso dire che l’iter è bloccato perché la Regione non ha risposto”.
La lite in aula con Gennuso
Parole forti che hanno scosso l’aula ed anche il parlamentare regionale di Forza Italia, Riccardo Gennuso, che, interrotto Cannata riferendo: “Il direttore generale dice altro” ma il deputato nazionale di FdI, a sua volta ha replicato. “Questi sono i fatti e poi io non l’ho interrotta, se ci parliamo addosso è difficile interloquire. Non è un dibattito tra me e lei”.
Cannata, “Schifani sia informato”
Nella sua “arringa” il deputato nazionale di Fratelli d’Italia ha lanciato un appello al presidente della Regione, Renato Schifani, invitandolo a sbloccare lo stallo. “E’ tempo perso buttare la palla ora a Roma ora a Palermo, è necessario essere chiari – ha detto Cannata – perché l’obiettivo è risolverlo. Il Presidente della Regione sicuramente non lo saprà così come il Direttore Generale Iacolino per cui mi auguro che rispondano con immediatezza, c’è bisogno di dare risposte chiare. A Roma si attende questo per continuare nella validazione del progetto”.
L’ex deputato Vinciullo come Cassandra
Nei mesi scorsi, era stato, in perfetta solitudine, l’ex parlamentare regionale, Enzo Vinciullo, a sollevare perplessità sul fatto che il nuovo ospedale possa essere un Dea di secondo livello. In sostanza, per Vinciullo a sbarrare la strada sarebbe il decreto Balduzzi in quanto il bacino sanitario comprendente Catania, Siracusa e Ragusa sarebbe già saturo con tre Dea di secondo livello a Catania (San Marco, Nuovo Garibaldi e Cannizzaro).
Per Razza c’è una deroga
Gli aveva risposto l’europarlamentare di FdI, Ruggero Razza, per cui “il decreto Balduzzi, nell’applicazione di ogni singola regione, è oggetto di deroghe nel confronto tra lo Stato e la Regione. In Sicilia ce ne sono a decine di deroghe in tutte le province. Aggiungo che nei tre Dea di secondo livello di Catania, non ci sono delle discipline duplicate ma per meglio esplicitare il concetto pongo un esempio: la Cardiochirurgia, che è un reparto peculiare di un Dea di secondo livello, a Catania ce ne è solo una. Nulla esclude che si possa fare a Siracusa”.
Le perplessità dell’Osservatorio civico
Tanti i dubbi sulla realizzazione dell’ospedale li solleva l’Osservatorio civico di Siracusa che da tempo ha acceso i fari sulla vicenda. “Ci risulta, e lo ripetiamo ormai da tempo – dichiarano il presidente dell’Osservatorio Civico
Salvo Sorbello e i due vice Donatella Lo Giudice e Alberto Leone – che l’iter per poter arrivare finalmente agli espropri e al progetto esecutivo del nuovo ospedale di Siracusa sarebbe ancora fermo presso il Nucleo di valutazione delle opere pubbliche del Ministero della Salute, che attende dalla Regione Siciliana una indispensabile integrazione della documentazione presentata. Servirà successivamente anche il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici”
Scerra e Gilistro, “Regione compulsata per sbloccare la questione”
“Nelle settimane scorse abbiamo interloquito con il Ministero della Salute per verificare l’avanzamento dell’iter per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa. Dai colloqui è emerso che risultava ancora mancante la modifica della rete ospedaliera regionale, con Siracusa nosocomio Dea di II Livello. Abbiamo allora ritenuto necessario dialogare con il Dipartimento della pianificazione strategica dell’Assessorato alla Salute. Gli uffici regionali sono stati compulsati affinchè producessero in tempi brevissimi il documento atteso da Roma, in modo da sbloccare le restanti fasi procedurali”. Così il parlamentare Filippo Scerra ed il deputato regionale Carlo Gilistro, entrambi del Movimento 5 Stelle, hanno aggiornato ieri in Consiglio comunale circa lo stato dell’arte del percorso per la realizzazione del nuovo ospedale. “Si tratta di un mero passaggio burocratico che però stava causando l’ennesimo rallentamento in un iter che deve invece correre spedito verso la gara d’appalto per la costruzione in un unico lotto del nuovo ospedale di Siracusa. L’attenzione del Movimento 5 Stelle sulla vicenda è costante”, sottolineano i due pentastellati.
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