Un uomo obeso di oltre 200 chili muore nel seminterrato della sua abitazione a Termini Imerese, nel Palermitano. Inutili i tentativi di soccorso da parte del 118 e dei vigili del fuoco. Questi ultimi materialmente non hanno neanche fatto in tempo ad avviare le operazioni di supporto perché l’uomo era già deceduto. Da una parte sono risultate particolarmente complesse le operazioni per poterlo far uscire dall’unica angusta porta d’ingresso. Dall’altra la crisi respiratoria particolarmente acuta non gli ha dato scampo.

La vittima

La vittima è un Termitano di 61 anni, da tempo affetto da pesanti patologie di varia natura. Problematiche soprattutto di tipo cardiocircolatorio. E sono state queste complicazioni, associate all’eccessivo peso, che non gli hanno dato scampo. L’allarme è scattato ieri nella tarda serata. Diverse altre volte la vittima aveva avuto bisogno di assistenza e i familiari in qualche modo si erano arrangiati con mezzi improvvisati. Questa volta però hanno preferito chiamare i soccorsi.

La crisi acuta

Sono stati chiamati i soccorsi anche perché sin da subito gli stessi familiari si sono resi conto della gravità della situazione. Il 61enne, infatti, ha avuto una crisi respiratoria acuta. Non è stato in grado più di respirare autonomamente. L’allarme lanciato al 118 e al centralino dei vigili del fuoco ha fatto subito scattare i soccorsi. Ma non c’è stato nulla da fare per l’uomo obeso che muore pochi minuti dopo. Il referto medico è arresto cardiocircolatorio conseguente a pregresse gravi patologie.

Il caso con apertura di un’inchiesta

Nel giugno scorso c’è stato un caso simile sempre nel palermitano. In quell’occasione la Procura di Termini Imerese ha aperto una inchiesta sulla morte della 67enne obesa e invalida deceduta a Ficuzza, vicino Corleone. La donna era stata dimessa dal Policlinico dove era stata ricoverata dopo una caduta e la frattura di una spalla. I medici le avevano diagnosticato anche una disfunzione renale, uno scompenso cardiaco, una polmonite e una infezione al sangue. Dopo un mese era stata dimessa. Il figlio l’aveva riportata a casa a Palermo, ma nessuno l’ha aiutato a raggiungere con la madre l’appartamento al 13esimo piano.

A quel punto la famiglia con un’ambulanza privata l’ha portata nella casa di campagna a piano terra a Ficuzza, ma le sue condizioni sono precipitate. A nulla è valso l’arrivo di una ambulanza del 118 partita da Filaga, frazione del comune di Prizzi, a poco più di 40 km di distanza da Ficuzza. Per la paziente non c’è stato nulla da fare.

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